Politica

Grillo posta “l’album degli zombie”: da Di Maio a D’Incà, da Azzolina a Spadafora, le “figurine” di chi ha lasciato il M5s

Il garante sui social torna ad attaccare i 'transfughi' M5s: “Da oggi in tutte le edicole”, scrive nel commento che accompagna il post. Le slide mostrano i volti degli ex pentastellati: molti sono parlamentari che non sarebbero stati candidati alle prossime elezioni, vista la conferma della regola dei due mandati

Mentre Luigi Di Maio lancia la sua nuova creatura politica, il ministro Federico D’Incà e l’ex capogruppo Davide Crippa motivano le ragioni del loro addio al M5s e presentano il simbolo di “Ambiente 2050”, arriva la zampata di Beppe Grillo. Sui social, dove il fondatore del Movimento posta l’”album degli zombie”, “in edicola: con 4 bustine l’album è in regalo!”. Seguono tutte le foto dei ‘transfughi’ M5s – tre slide – e non mancano appunto i big: da Di Maio a D’incà, passando per Lucia Azzolina e Vincenzo Spadafora. Presente pure l’ultima uscita in casa M5s, Federica Dieni, che ha detto addio al Movimento proprio oggi. “Da oggi in tutte le edicole”, scrive Grillo nel commento che accompagna il post. Molti dei presenti nel suo album di figurine sono parlamentari che, se fosse rimasti nel M5s, non sarebbero stati candidati alle prossime elezioni senza una deroga alla regola dei due mandati, che invece è stata confermata.

Per Grillo i fuoriusciti dal Movimento 5 stelle sono coloro che si sono fatti contagiare dagli zombie, come ha scritto in un blog – “L’Italia si desti“ – pubblicato sabato scorso, all’indomani della conferma della regola dei due mandati da parte del leader Giuseppe Conte. “Sapevamo fin dall’inizio di dover combattere contro zombie che avrebbero fatto di tutto per sconfiggerci o, ancor peggio, contagiarci. E così è stato: alcuni di noi sono caduti, molti sono stati contagiati”, aveva scritto Grillo. Che ora ha deciso di pubblicare l’album degli ex M5s, forse anche per replicare alle critiche ricevute dagli ex pentastellati. Critiche alle quali aveva già risposto duramente lo stesso Conte: “Che vadano liberi, in pace, a cercarsi una nuova collocazione. Ma non ci rompano le scatole“, ha scritto ieri in un post su Facebook il leader M5s.