Un pestaggio in piena regola si è consumato sabato sera sul lungomare a Reggio Calabria, a pochi metri dai lidi e dalla centralissima Arena dello Stretto. Un ragazzo, appena maggiorenne, è stato aggredito da una quindicina di coetanei che adesso la polizia sta cercando di identificare attraverso un video finito in rete sulla pagina del sindaco “sospeso” Giuseppe Falcomatà. Sulla vicenda la Procura di Reggio Calabria e la Procura dei minori, guidate da Giovanni Bombardieri e Roberto Di Palma, hanno aperto un fascicolo. Almeno quindici contro uno. Gli aggressori, alcuni dei quali minorenni, hanno colpito la vittima con calci e pugni ma anche a colpi di casco di sedie. Il ragazzo ha riportato la frattura del setto nasale e attraverso gli accessi in ospedale la polizia è riuscita ad avere la sua versione. Il pestaggio è avvenuto poche ore la manifestazione del Pride a Reggio Calabria ma dai primi accertamenti è escluso che le motivazioni siano legate a ragioni di razzismo o omofobia. Piuttosto sembrerebbe che il giovane sia stato aggredito per futili motivi. Appena la polizia identificherà gli altri ragazzi, questi ultimi saranno denunciati all’autorità giudiziaria. Intanto, pubblicando il video, il sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà ha commentato su Facebook la vicenda: “Questa non è la nostra città, non è la Reggio che conosciamo. Non è quella Reggio inclusiva, tollerante, quella Reggio del dialogo e del rispetto delle regole, per la quale lavoriamo ormai da tanti anni. Non dite che ci vogliono le telecamere o i controlli, perché qui è esclusivamente una questione di educazione”. “Ai ragazzi protagonisti di questo video vorrei dire vergogna, – conclude Falcomatà – perché quella che si vede non è semplicemente una rissa, ma un vero e proprio pestaggio, tutti contro uno. E allora più che ai ragazzi io mi rivolgerei ai loro genitori: se io riconoscessi mio figlio in quelle immagini non ci penserei due volte ad accompagnarlo in Questura”.
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