Una mostra virtuale in 3D per festeggiare i 100 anni dalla nascita di Don Giussani, docente di teologia morale all’Università Cattolica di Milano e fondatore del Movimento di Comunione e Liberazione. Accessibile al sito mostra.luigigiussani.org, il percorso che si snoda fra sale e corridoi: immagini, video inediti e testimonianze raccontano il sacerdote nato a Desio il 15 ottobre 1922. Nella Sala 1, intitolata “La sua eredità”, vengono qui proposti contributi di personalità della Chiesa, della cultura e della società sulla persona e il lascito spirituale e teologico di don Giussani. Accompagnati dalla Sonata per arpeggione e pianoforte D 82 di Schubert è possibile ascoltare il Cardinale Angelo Scola e Francesco Facchinetti, la giornalista Monica Maggioni e Cleuza Ramos della Associacao dos Trabalhadores Sem Terra, il Cardinale Prefetto della Congregazione per i Vescovi Marc Ouellet e Wael Farouq dell’ Università Cattolica del Sacro Cuore, e tanti altri. Infine, gli interventi degli ultimi tre Papi: Giovanni Paolo II (12 settembre 1985), Benedetto XVI (24 marzo 2007) e Papa Francesco (7 marzo 2015).
“La proposta cristiana” è invece il tema della seconda sala. Gli allestimenti propongono interni e oggetti della casa di don Giussani, mentre i contributi audiovisivi, accompagnati dal Preludio op. 28 n. 15 di Fryderyk Chopin, sono costituiti da suoi interventi raccolti in momenti diversi della sua vita. La Sala 3, “Il racconto del Vangelo”, si concentra sui commenti di Don Giussani ai Vangeli. Infine l’ultima sala, la 4, dedicata al senso religioso. Si torna a questo punto all’ingresso nella Hall da cui la mostra prende avvio: qui sono raccolti alcuni dei contributi inviati da opere sociali ma anche imprenditoriali generate dall’incontro con il carisma di don Giussani, “Anche il lavoro deve servire ed essere funzione della verità e della felicità cui l’uomo personalmente aspira”. La mostra è stata curata dalla Fraternità di Comunione e Liberazione con il coordinamento di Roberto Fontolan e Michele Borghi e disegnata dall’architetto e designer Dario Curatolo.