Ricavi netti a +24,9%, ebitda a +15,5% e utili netti pari a 251 milioni. Buona la performance commerciale di Maranello, che tra un mese farà debuttare il suo primo suv. Per la 100% elettrica invece bisognerà aspettare il 2025
In pista c’è ancora da trovare la quadra, ma sul versante del prodotto e su quello finanziario la Ferrari sembra cavarsela decisamente meglio. La presentazione odierna dei risultati finanziari del secondo trimestre (e del primo semestre 2022) ha evidenziato il buono stato di salute di Maranello: a fronte di consegne complessive pari a 3.455 vetture (+28,7%), i ricavi netti sono a quota 1.291 milioni, in aumento del 24,9%. Anche l’ebitda registra una netta crescita, 446 milioni (+15,5%), mentre gli utili netti sono pari a 251 milioni.
“Ferrari prosegue una fase di forte crescita, con risultati trimestrali record in termini di ricavi, EBITDA e EBIT. La qualità dei primi sei mesi e la robustezza del nostro business ci permettono di rivedere al rialzo la guidance per il 2022 su tutte le metriche. Anche la presa ordini netta ha raggiunto un nuovo livello record nel trimestre”, ha dichiarato l’amministratore delegato Benedetto Vigna, aggiungendo che nel secondo trimestre dell’anno gli ordini hanno raggiunto livelli record.
Le vendite sono in crescita un pò ovunque, anche se gli aumenti più cospicui si sono registrati in Cina, Hong Kong e Taiwan: +115,7, con il resto della regione Asia-Pacifico a +21,3%. Ci sono poi le Americhe, +62,2%%, e la regione EMEA, quest’ultima tradizionalmente più “stabile” in quanto composta da mercati maturi (+4,5%).
Capitolo prodotto. Tra poco più di un mese verrà svelata la Purosangue, il primo suv del Cavallino, che oltre ad essere un modello inedito allargherà la base della clientela Ferrari: produzione già iniziata e consegne previste nel 2023. Mentre per la prima Rossa 100% elettrica, come ha confermato lo stesso Vigna che vede il processo di elettrificazione come “un’opportunità”, bisognerà aspettare il 2025.
Nel frattempo, però, c’è da registrare che la gamma già ora conta tre modelli ibridi che pesano per il 17% sulle vendite, la cui gran parte (83%) è ancora rappresentata da auto (sono sette) con motore a combustione interna. In particolare, nel secondo trimestre c’è stato un incremento di vendite della Portofino M e della famiglia delle F8 mentre procedono spedite le consegne della 296 GTB e della 812 Competizione.