Il padre non si è sentito bene e quindi ha preferito non guidare, ma "siccome loro ci tenevano e volevano andare alla serata, ho detto: ma si, per una volta prendete il treno"
Erano le circa le 6 del mattino quando Alessia, la più piccola delle due sorelle che domenica 31 luglio sono state travolte da un Frecciarossa in corsa, ha chiamato il padre per l’ultima volta. Lui, che appena ha visto la telefonata da parte di un numero sconosciuto si è subito preoccupato, è stato rincuorato dalla voce della figlia: “Tranquillo papà. Il mio cellulare è scarico, a Giulia lo hanno rubato. Va tutto bene, stiamo andando in stazione e torniamo a casa”. Pochi minuti dopo si è consumato l’episodio che ha devastato la famiglia di Vittorio Pisanu.
Ora Pisanu non riesce a darsi pace: doveva accompagnare lui le figlie a Riccione sabato sera e poi riaccompagnarle a casa subito dopo la discoteca: “Facevamo sempre così“, ha rivelato a Carlo Gubellini, il sindaco di Castenaso, il paese appena fuori da Bologna dove viveva con le figlie. Poi non si era sentito bene e quindi ha preferito non guidare, ma “siccome loro ci tenevano e volevano andare alla serata, ho detto: ma si, per una volta prendete il treno“.
Tutti in paese descrivono Pisanu come un uomo gioviale e alla mano, ma al momento le uniche parole che provengono da lui sono quelle filtrate dal sindaco Gubellini: “Lavoravo per loro, Giulia e Alessia erano la mia vita”, ha detto Pisanu non riuscendo a fermare le lacrime. L’uomo ha origini sarde ed è il titolare di una ditta di traslochi con sede a Modena e a Bologna: “Siamo distrutti” , ha aggiunto. Sceglie il plurale per coinvolgere Stefania, la sorella 22enne di Giulia e di Alessia, che non è figlia di Pisanu ma solo di Tatiana, da cui Vittorio è separato da qualche tempo.
Conoscenti raccontano che Pisanu “era molto presente nella vita di Giulia e Alessia. Andava regolarmente a prendere le ragazze fuori dalla discoteca a Bologna o in Riviera. Se non ci andava lui, c’era Stefania con loro”. Anche la giovane parla attraverso la voce del sindaco per dire una sola frase: “E ora come farò?“. La cinquantaduenne mamma delle ragazze invece, che dalla fine dell’anno scorso vive in Romania, dopo essere stata avvisata si è messa in viaggio per recarsi nella casa in cui vive l’ex marito.