Niente più multe seriali: il Senato ha approvato un emendamento che cambia il mondo delle sanzioni. In particolare il provvedimento riguarderà le contravvenzioni ripetute, ovvero quelle da pagare per chi commette più volte, al volante della propria auto, la stessa infrazione. Il nuovo emendamento prevede che, nel caso venissero comminate all’automobilista più multe per la stessa infrazione (anche in tempi diversi), la contravvenzione da pagare sia soltanto una.
L’automobilista, quindi, dovrà limitarsi a pagare la prima multa ricevuta e, nel caso in cui dovesse ricevere più verbali per la stessa infrazione, l’illecito oggetto della prima notifica assorbirà quelli accertati nei 90 giorni antecedenti alla notifica e non ancora notificati. A breve il provvedimento, appena approvato in sede di conversione del decreto legge sulla sicurezza delle infrastrutture e dei trasporti e che modifica alcune norme del Codice della strada, sarà sottoposto all’esame finale da parte della Camera e, se non ci saranno intoppi, la legge diventerà esecutivo a partire dal prossimo fine settimana.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, “l’automobilista, versando le spese di accertamento e notifica relative a ciascuna violazione, ove ricorreranno le condizioni per il pagamento in misura ridotta ai sensi dell’art. 202 del Codice della Strada, potrà applicare la sanzione del pagamento di una somma pari al triplo del minimo edittale previsto dalla disposizione violata che potrà essere versata entro 100 giorni dalla prima notificazione o dalla contestazione immediata”. L’avvenuto pagamento inoltre costituirà motivo di archiviazione delle violazioni. Anche in questo caso l’emendamento in questione prevede una novità, ovvero l’archiviazione che, a differenza di prima che poteva essere effettuata solo dal Prefetto o dal Giudice di Pace, potrà essere operata anche dal responsabile dell’ufficio di polizia. In caso di violazioni commesse da veicoli immatricolati all’estero, quando non è possibile avviare procedure di riscossione coattive nei confronti del proprietario, la riscossione potrà essere attivata nei cinque giorni successivi nei confronti di chi è stato trovato alla guida del mezzo.