In una Germania che si avvia verso la recessione risparmiare gas per far fronte a un eventuale stop totale delle forniture da Mosca è diventata una priorità nazionale. A cui tutti contribuiscono: il presidente della Repubblica, Frank-Walter Steinmeier, ha annunciato che taglierà l’illuminazione della sua residenza berlinese, il castello Bellevue. E le grandi città fanno la loro parte.
Ad Hannover le docce pubbliche saranno solo fredde. Il provvedimento varrà per piscine, palestre, centri sportivi. Fontane e fontanelle, invece, verranno direttamente spente. La capitale del Land Bassa Sassonia è stata la prima grande città tedesca a scegliere un provvedimento così drastico per risparmiare almeno il 15% di energia in vista dell’”imminente mancanza di gas” che spaventa la Germania, come ha spiegato il sindaco Belit Onay. Negli edifici pubblici non ci sarà più acqua calda per lavarsi le mani e da aprile a fine settembre non avranno neanche più il riscaldamento.
Come riporta Bild, a Monaco di Baviera l’acqua calda sarà tolta dagli uffici pubblici, mentre anche Lipsia vuole sviluppare un nuovo piano salva-energia. La capitale Berlino ha intanto deciso che in agosto verranno progressivamente spente le luci notturne di 200 tra monumenti ed edifici pubblici, dal Duomo alla Marienkirche, la Staatsoper, la Deutsche Oper, il castello di Charlottenburg e numerosi altri edifici, incluso lo stesso Rotes Rathaus, il palazzo del municipio. “Alla luce della guerra contro l’Ucraina e delle minacce alla politica energetica da parte della Russia, è importante gestire la nostra energia con la massima attenzione”, ha dichiarato la ministra per l’Ambiente della città di Berlino, Bettina Jarasch.
Tornando alle docce, già a inizio luglio era nato un acceso dibattito sull’uso di quelle private dei tedeschi. Il ministro di Economia e Clima, il verde Robert Habeck, aveva dichiarato che per risparmiare avrebbe accorciato ancora di più i tempi di permanenza sotto l’acqua, scendendo a 1-2 minuti. Habeck è in prima linea nello sforzo tedesco per resistere all’attuale crisi energetica e le sue parole avevano aperto un tema per niente trascurabile: come e quanto dovranno cambiare le abitudini dei cittadini questo inverno, quando si prevedono i momenti più difficili della crisi energetica? Il ministro ha poi ribadito che la Germania deve diminuire del 15%-20% il consumo di gas rispetto agli anni precedenti e ha previsto che per ogni nucleo familiare la bolletta del gas potrà crescere di “alcune centinaia di euro all’anno“.
Mondo
Energia, nelle città tedesche edifici pubblici senza acqua calda per risparmiare gas. Luci spente nella residenza del presidente
Tagliata l’illuminazione del castello Bellevue. Ad Hannover le docce pubbliche saranno solo fredde. Berlino lascia al buio di notte 200 tra monumenti ed edifici pubblici
In una Germania che si avvia verso la recessione risparmiare gas per far fronte a un eventuale stop totale delle forniture da Mosca è diventata una priorità nazionale. A cui tutti contribuiscono: il presidente della Repubblica, Frank-Walter Steinmeier, ha annunciato che taglierà l’illuminazione della sua residenza berlinese, il castello Bellevue. E le grandi città fanno la loro parte.
Ad Hannover le docce pubbliche saranno solo fredde. Il provvedimento varrà per piscine, palestre, centri sportivi. Fontane e fontanelle, invece, verranno direttamente spente. La capitale del Land Bassa Sassonia è stata la prima grande città tedesca a scegliere un provvedimento così drastico per risparmiare almeno il 15% di energia in vista dell’”imminente mancanza di gas” che spaventa la Germania, come ha spiegato il sindaco Belit Onay. Negli edifici pubblici non ci sarà più acqua calda per lavarsi le mani e da aprile a fine settembre non avranno neanche più il riscaldamento.
Come riporta Bild, a Monaco di Baviera l’acqua calda sarà tolta dagli uffici pubblici, mentre anche Lipsia vuole sviluppare un nuovo piano salva-energia. La capitale Berlino ha intanto deciso che in agosto verranno progressivamente spente le luci notturne di 200 tra monumenti ed edifici pubblici, dal Duomo alla Marienkirche, la Staatsoper, la Deutsche Oper, il castello di Charlottenburg e numerosi altri edifici, incluso lo stesso Rotes Rathaus, il palazzo del municipio. “Alla luce della guerra contro l’Ucraina e delle minacce alla politica energetica da parte della Russia, è importante gestire la nostra energia con la massima attenzione”, ha dichiarato la ministra per l’Ambiente della città di Berlino, Bettina Jarasch.
Tornando alle docce, già a inizio luglio era nato un acceso dibattito sull’uso di quelle private dei tedeschi. Il ministro di Economia e Clima, il verde Robert Habeck, aveva dichiarato che per risparmiare avrebbe accorciato ancora di più i tempi di permanenza sotto l’acqua, scendendo a 1-2 minuti. Habeck è in prima linea nello sforzo tedesco per resistere all’attuale crisi energetica e le sue parole avevano aperto un tema per niente trascurabile: come e quanto dovranno cambiare le abitudini dei cittadini questo inverno, quando si prevedono i momenti più difficili della crisi energetica? Il ministro ha poi ribadito che la Germania deve diminuire del 15%-20% il consumo di gas rispetto agli anni precedenti e ha previsto che per ogni nucleo familiare la bolletta del gas potrà crescere di “alcune centinaia di euro all’anno“.
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Parigi, 13 mar. (Adnkronos) - La regina Camilla ha inviato una lettera a Gisele Pelicot, la donna francese che il marito ha fatto violentare per anni da decine di uomini, per "esprimerle la sua solidarietà ai massimi livelli". Lo ha riferito a Newsweek un collaboratore reale, aggiungendo che la sovrana, che lavora da anni per le vittime di violenza domestica, ha voluto riconoscere "la straordinaria dignità e il coraggio" della donna francese.
Dominique Pelicot ha ripetutamente drogato e violentato la moglie Gisèle per quasi un decennio, ha reclutato decine di uomini per fare lo stesso e ha filmato più di 200 di queste aggressioni in un caso che ha sconvolto la Francia e il mondo. E la regina "è rimasta profondamente colpita da questi fatti e dalla straordinaria dignità e dal coraggio di quella donna nel render pubblica la sua vicenda", ha affermato la fonte. "Naturalmente, ha contribuito a mettere in luce un problema sociale molto significativo, nonostante tutte le sofferenze personali che aveva attraversato".
"Quindi - prosegue la fonte reale - come sostenitrice di lunga data delle vittime di abusi domestici e sessuali, la regina ha scritto in privato a madame Pelicot, determinata a esprimerle al massimo il proprio sostegno." La lettera è un esempio del modo in cui Camilla intenda fare a livello globale ciò che fa regolarmente in Gran Bretagna - scrive il Newsweek - come dimostra la visita del 6 febbraio a Brave Spaces, a Exeter, nel sud-ovest dell'Inghilterra. L'organizzazione benefica spera di trovare una sede permanente, ma al momento offre supporto alle vittime di violenza domestica da una stanza sul retro del CoLab, uno sportello unico che fornisce servizi di supporto a una moltitudine di persone vulnerabili.
Quando la busta con il sigillo della famiglia reale britannica è arrivata insieme a migliaia di lettere di sostegno, la signora Pelicot "era sbalordita, commossa e molto orgogliosa di vedere che era riuscita a portare la sua battaglia fino alla famiglia reale britannica", ha detto a Le Monde l'avvocato della donna, Antoine Camus.
Il processo per stupro di massa, durato tre mesi in Francia lo scorso autunno, ha visto 51 uomini condannati per un totale di 428 anni. L'elettricista in pensione Pelicot è stato incarcerato alla pena massima di 20 anni. La 72enne, che The Independent ha definito la donna più influente del 2025, ha coraggiosamente scelto di rinunciare all'anonimato durante il processo che si è svolto nel villaggio di Mazan, nel sud-est della Francia.
Tel Aviv, 13 mar. (Adnkronos) - "In merito all'accusa del sangue pubblicata dalla 'Commissione d'inchiesta': è uno dei peggiori casi di accusa del sangue che il mondo abbia mai visto (e il mondo ne ha visti molti). Accusa le vittime dei crimini commessi contro di loro. Hamas è l'organizzazione che ha commesso orrendi crimini sessuali contro gli israeliani. È davvero un documento malato che solo un'organizzazione antisemita come l'Onu potrebbe produrre". Lo ha scritto su X il portavoce del ministero degli Esteri israeliano Oren Marmorstein.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - Si terrà la prossima settimana, probabilmente giovedì 20 marzo, una seduta straordinaria della Camera dei deputati di tre ore e mezza per discutere le mozioni delle opposizioni sull'emergenza carceri. Lo ha stabilito la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
Ramallah, 13 mar. (Adnkronos) - Secondo la Società dei prigionieri palestinesi e la Commissione per gli affari dei prigionieri ed ex prigionieri, almeno 25 palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane durante le ultime incursioni nella Cisgiordania occupata. Tra gli arrestati ci sono una donna e diversi ex prigionieri, si legge nella dichiarazione congiunta su Telegram. Aumentano gli arresti a Hebron, dove secondo l'agenzia di stampa Wafa oggi sono state arrestate 12 persone, tra cui 11 ex prigionieri.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Non c'è stato l'affidamento da parte del governo di infrastrutture critiche del Paese a Starlink" e "come già rassicurato dal presidente Meloni ogni eventuale ulteriore sviluppo su questa questione sarà gestito secondo le consuete procedure". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani in Senato rispondendo a una interrogazione del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - Per quel che riguarda il piano 'Italia a 1 giga', "con riferimento alle aree più remote, il governo sta valutando con Starlink e altri operatori l'ipotesi di integrazione della tecnologia satellitare come complemento alle infrastrutture esistenti". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo in Senato a una interrogazione del Pd.
"Nel caso specifico di Starlink, sono in corso delle interlocuzioni con alcune regioni italiane - del nord, del centro e del sud - per sperimentare la fornitura di un 'servizio space-based' rivolto ad aree remote o prive di infrastrutture terrestri. In ogni caso, si ribadisce che non sono stati firmati contratti nè sono stati conclusi accordi tra il governo italiano e la società Space X per l'uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink per coprire le aree più remote del territorio", ha chiarito Ciriani.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Presso la presidenza del Consiglio non è stato istituito alcun tavolo tecnico operativo per lo studio della concessione a Starlink della gestione delle infrastrutture di connessione e telecomunicazione delle sedi diplomatiche italiane o delle stazioni mobili delle navi militari italiane". Lo ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo al Senato a una interpellanza del Pd.