Maltrattamenti e violenze sessuali nei confronti dei pazienti ricoverati all’interno di una casa di riposo. È successo a Manfredonia, nel foggiano. La polizia di Foggia ha eseguito oggi, 3 agosto, un’ordinanza che pone agli arresti domiciliari 4 indagati, tutti operatori socio sanitari impiegati alla Rsa “Stella Maris“.

Le indagini sono iniziate a giugno 2022, quando al commissariato di Manfredonia è arrivata una lettera anonima che riferiva alcuni presunti episodi di maltrattamenti subiti dai pazienti. All’interno della busta, oltra alla testimonianza cartacea, era presente una chiavetta usb contenente un file audio video nel quale era state registrate le urla di un’anziana donna. Da quel momento gli investigatori hanno installato nella struttura diverse cimici e telecamere nascoste e dopo pochi giorni è stato possibile documentare numerosi e reiterati abusi fisici e psicologici da parte degli operatori.

Secondo quanto riportato, il gip ha accusato gli indagati di condotte “prevaricatrici e inutilmente punitive” ispirate “a mera volontà denigratoria, ovvero da un irrazionale intento di ricondurre a contegni di autocontrollo e disciplina soggetti del tutto incapaci, a causa del loro stato fisico e mentale”. In particolare, uno degli indagati è “gravemente indiziato per aver compiuto atti di violenza sessuale nei confronti di due degenti” fa sapere attraverso una nota la Questura di Foggia. “La proprietà e la direzione della Stella Maris non hanno alcuna responsabilità e risultano danneggiate dalle condotte dei dipendenti, che saranno immediatamente sottoposti a sospensione cautelare” ha dichiarato Michele Vaira, legale rappresentante della Rsa di Manfredonia.

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