I profitti record delle compagnie di gas e petrolio sono “immorali” e dovrebbero essere tassati. Una tirata contro “l‘avidità grottesca” delle aziende del settore che “danneggia i poveri e distrugge la nostra unica casa” è arrivata dal segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, che ha sottolineato come i profitti delle maggiori compagnie energetiche nel primo semestre di quest’anno abbiano sfiorato i 100 miliardi di dollari. “È immorale che le compagnie petrolifere e del gas traggano profitti record da questa crisi energetica sulle spalle delle persone e delle comunità più povere, con un costo enorme per il clima – ha denunciato il numero uno del Palazzo di vetro – Esorto tutti i governi a tassare questi profitti eccessivi e a utilizzare i fondi per sostenere le persone più vulnerabili in questi tempi difficili”.

Guterres ha aggiunto che la guerra in Ucraina ha esacerbato la situazione di insicurezza alimentare globale e molti Paesi in via di sviluppo affogano nei debiti, faticando a uscire dalla pandemia di Covid. “Stiamo già vedendo i segni di un’ondata di sconvolgimenti economici, sociali e politici che non lascerà alcun Paese intoccato”, ha avvertito.

Nel frattempo Shell, che nel secondo trimestre ha registrato utili per 11,4 miliardi dopo i 9,1 del primo, ha fatto sapere che elargirà un bonus pari all’8% del salario annuo a gran parte dei suoi dipendenti. “Come riconoscimento per il contributo che le nostre persone hanno dato alla forte performance operativa in un contesto recente impegnativo, il nostro comitato esecutivo ha deciso di riconoscere un premio dell’8% del salario a tutto il personale che ne ha i requisiti nel mondo”, ha spiegato in una email, secondo quanto riferisce Bloomberg.

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