di Daniele Giuseppe Cannata
Credo che Meloni & co., dopo l’ennesima vittoria di Pirro di Letta e Pd, non credano ancora ai propri occhi. Perché, se era già probabile una vittoria della destra, ora con l’accordo tra dem e Azione di Calenda, direi che gliela stanno consegnando in mano. Fanno finta di combatterla, peraltro con mezzi obsoleti (davvero nel 2022 li attacchiamo ancora sul fascismo?) e nel frattempo fanno di tutto per non porre un’alternativa valida e contraria anche perché, su diversi temi, si sovrappongono (lo trivelliamo allora l’Adriatico? E il rigassificatore di Piombino?).
Di fatto sono stati giorni di finti tira e molla perché l’accordo tra Pd e Azione sulla spartizione degli uninominali altro non è che fumo agli occhi dei propri elettori e non capisco come questi possano essere così miopi. Perché, diciamo le cose come stanno, ormai l’hanno capito pure i sassi che i collegi uninominali saranno quasi interamente appannaggio della destra. Quindi, di cosa stiamo parlando?
E poi: se davvero Letta credesse in (o volesse) una rimonta in questo mese e mezzo che ci separa dalle urne, davvero avrebbe concesso il 30% dei seggi uninominali a una forza politica che sì e no sta raccattando un 6/7%?
Se, davvero Letta credesse in (o volesse) una rimonta, proponendo un modello di società basato sulla vera transizione ecologica, sulla giustizia sociale e la redistribuzione della ricchezza, avrebbe davvero fatto un patto con Azione (di fatto un partito di centro-destra)?
Non posso crederlo.
Ora occhi puntati su Fratoianni (Sinistra Italiana) e Bonelli (Europa Verde) perché saranno prossimi a diventare la foglia di fico di questa combriccola mal assortita per nascondere un vero e proprio accordo di Centro (tendente a destra) per mascherarlo da un’unione di centro-sinistra e riproporci la solita solfa di centro-destra contro centro-sinistra. Opposizione mai tanto finta e fumosa come oggi.
Se dovessero cadere nel tranello, in cambio di un posto in tribuna per accedere al Parlamento, avremmo la prova provata che l’unico partito rimasto che davvero sposa i valori di un centro-sinistra è il M5S.
Coperti da questa coltre di fumo da giorni e giorni ci siamo dimenticati di essere in campagna elettorale e che questa avrebbe tra le priorità quella di affrontare e proporre delle soluzioni realistiche ai problemi dei cittadini (il “dentista gratis” è altro fumo negli occhi). Tutto questo è stato sacrificato sull’altare del poltronificio e, nel loro caso sì, del posto fisso a 14mila euro al mese.
Di tutta questa faccenda, se non altro, ci portiamo a casa la consapevolezza di una indubbia capacità dei nostri politici. Se questi impiegassero, anche solo in parte, le loro doti di ricollocamento per spartirsi poltrone e potere, per mettere davvero in moto l’unico meccanismo che non ha funzionato del reddito di cittadinanza, cioè il ricollocamento nel mondo del lavoro, saremmo senz’altro un paese migliore.
Saranno le elezioni peggiori della storia se qualcuno non si sveglia e inizia a illuminare un sentiero serio in mezzo a tanto fumo. Conte e M5S, svegliatevi! Avete una prateria davanti ma siete ancora, anche voi, fermi nel vostro giardino.