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Selvaggia Lucarelli: “Il gelato pagato col pos è più caro del 3%”. Pubblica gli scontrini e scoppia il caso, il gestore replica così

Selvaggia Lucarelli denuncia sui social il fatto che in una gelateria di Vittorio Veneto ci sia una maggiorazione del 3% per chi paga con carta di credito, e pubblica l'audio della telefonata intercorsa con il gestore

di F. Q.

Sui profili social di Selvaggia Lucarelli scoppia il caso del gelato. La giornalista, infatti, ha pubblicato un video nel quale vengono messi a confronto due scontrini emessi da una gelateria di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso. La particolarità è che un cono e una granita pagati in contanti costano il 3% in meno di quelli pagato con carta di credito, a fronte della parità di prezzo di quanto acquistato, ovvero 5 euro e 60 centesimi in totale. Lucarelli allora ha voluto vederci chiaro e ha contattato telefonicamente il gestore, pubblicando l’audio della telefonata.

La maggiorazione del 3% – ha spiegato il gestore – l’abbiamo applicata a tutto il listino poco tempo fa, proprio per l’aumento dei prezzi che abbiamo subito in qualsiasi settore […] Siccome ogni mese vengono riaggiornati i listini dello zucchero, del latte e di tutte le materie fresche che dobbiamo comprare, non sono in grado di stampare un listino ogni mese, perché la piattaforma del listino costa circa 260 euro”. Ad ogni modo, ha proseguito, “davanti alla cassa c’è un biglietto dove c’è scritto che a partire da luglio c’è stato un aumento del 3%“.

Selvaggia Lucarelli però ha cercato di riportare la questione sul punto più importante: perché pagando con carta di credito il prezzo subisce un aumento? “È un regalo che facciamo noi ai clienti che vogliono pagare in contanti. Il listino è aumentato del 3%, però a chi decide di pagare in contanti facciamo uno sconto di nostra spontanea volontà”. La giornalista non ci sta e ha fatto notare che più che uno sconto si tratta di un rincaro per chi non paga in contanti. A quel punto però la conversazione si è interrotta perché il telefono è stato riagganciato.

Interpellato in un secondo momento dai giornalisti, come riporta La tribuna di Treviso, il gestore ha precisato che con l’obbligo del Pos la banca si tiene il 3% sui pagamenti elettronici: “Se mettessero il pos gratuito, non avrei problemi“.

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