Mosca è pronta a discutere con Washington uno scambio di prigionieri che coinvolga Brittney Griner. Il giorno dopo la condanna a 9 anni di carcere della campionessa di basket Usa, che un Tribunale russo ha giudicato colpevole di traffico di droga, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, apre definitivamente alla trattativa. Ma pone anche una condizione: a discutere la questione dovranno essere direttamente i due presidenti, Vladimir Putin e Joe Biden.
La cestista Griner, due volte campionessa olimpica, fu fermata lo scorso febbraio a Mosca, perché trovata in possesso di olio di cannibas: una settimana dopo la Russia diede inizio all’invasione dell’Ucraina. Da quel momento, il suo arresto si è trasformato in un caso politico, culminato giovedì con la sua condanna e la dura replica di Biden, che ha definito quanto accaduto “inaccettabile“.
Ora, l’unica strada per evitare che Griner possa passare 9 anni della sua vita in un carcere russo è appunto uno scambio di prigionieri. Come ha rivelato nelle scorse settimana la Cnn, Washington sarebbe disposta a lasciar tornare a Mosca Viktor Bout, un trafficante d’armi russo noto come “il mercante della morte“. Ex ufficiale militare sovietico, sta attualmente scontando una pena detentiva di 25 anni negli Stati Uniti con l’accusa di aver cospirato per uccidere americani, acquisire ed esportare missili antiaerei e fornire supporto materiale a un’organizzazione terroristica. In cambio del super-criminale russo, gli Stati Uniti chiederanno il rilascio di due cittadini americani detenuti a Mosca: Brittney Griner e Paul Whelan, un ex marine arrestato in Russia nel 2018 con l’accusa di spionaggio.