Una coreografia di isole vulcaniche disposte a semicerchio nell’Oceano Atlantico, accarezzate dai venti caldi del Sahara. Deserti neri e verdi vallate, foreste dell'Eden e paesaggi lunari, e il vulcano più alto di Spagna ad un passo dall’Africa. Sette terre dello stesso arcipelago, dove ogni viaggiatore trova il suo paradiso.
Le Canarie soddisfano chiunque, dal solitario al vacanziere di gruppo, dall’amante del dolce far niente da sdraio, all’escursionista intrepido che nella forma di un cono vulcanico non vede una semplice montagna ma un’avventura straordinaria che lo conduce in un luogo fantastico, simile al centro della Terra. L’entusiasmo e la fantasia prendono il volo, basta solo scegliere la propria isola, oppure programmare un tour dedicato. Gran Canaria è la trinità balneare di spiagge, sole e mare per eccellenza e attrae frotte di turisti vogliosi di tintarella e movida, ma è anche una perla culturale che ospita la capitale dell’arcipelago, Las Palmas, e incanta con paesaggi diversissimi e in forte contrasto tra loro. Fuerteventura, ammalia per la natura selvaggia, paradiso degli sportivi che amano sfidare le onde dell’oceano e le dune di un parco naturale tra i più belli dell’arcipelago. Lanzarote è come un ammaraggio sulla Luna, tra crateri neri come ossidiana e remote insenature, isola tanto cara a César Manrique artista ed architetto che valorizzò il territorio con arte e virtù, proprie di un antesignano ambientalista. Tenerife, un paradiso subtropicale delineato da un gigante iracondo, il vulcano Teide che raggiunge i 3.718 metri di altezza, il più alto di Spagna. Una presenza che non incute timore ma attrae fiumi di turisti, rendendola la più rinomata dell’arcipelago, basta perdersi per le strade affollate della capitale Santa Cruz oppure fermarsi nei paesini bianchissimi dell’entroterra, simili a siti fotografici per collezionisti di selfie. La Gomera è disegnata da gole profonde e valli fertili, dove prospera una rarissima foresta patrimonio Unesco, un’antica flora mediterranea che sopravvive solo in quest’isola. El Hierro, la “Isla chiquita”, ammantata da pinete profumate, ginepri e arbusti a fronde basse dove si nascondono lucertole giganti, indigene di questo piccolo paradiso. Infine, La Palma, la più verde delle Canarie dove si trova uno dei crateri vulcanici più grandi del mondo, la Caldera de Taburiente dal cui bordo si scorge una vista magnifica sulle terre, sul mare e sul cielo, sino ad arrivare alle stelle: quest’isola è famosa per l’astroturismo, grazie alla straordinaria limpidezza della volta celeste. Le Canarie sono un’attrazione irresistibile dove chiunque può vivere un sogno. E tu che viaggiatore sei? Scoprilo con Alpitour.
Fuerteventura, per sportivi e buongustai
La più antica dell’arcipelago ad un passo dal Sahara, ad appena 100 km dalle coste del Marocco. Fuerteventura sembra dettare il suo tempo geologico anche nel ritmo della vita quotidiana: qui tutto scorre lentamente ritrovando la dimensione delle cose semplici, a contatto con la natura. Non è un caso se è soprannominata “l’isola lenta”. Altri la conoscono come “l’isola delle due facce” poiché le spiagge sono bianche come madreperla o nere come pece. Qualunque sia il colore della sabbia, rimane una certezza: la costa di Fuerteventura ha più spiagge di qualsiasi altra isola delle Canarie. Lunghi nastri di sabbia che si tuffano nell’oceano ritmato dai venti, un vero paradiso per chi pratica surf e windsurf. Una meta richiestissima da sportivi che amano sfidare la natura, con la tavola o con le scarpe da trekking per andare alla scoperta dell’entroterra brullo e selvaggio, alla ricerca di panorami spettacolari come quelli del Parque Natural de Corralejo, nel comune di La Oliva, a nord-est dell’isola: 10 chilometri di dune bianche che sfinano le forme sinuose lungo le spiagge, prima di tuffarsi nelle acque cristalline dell’oceano. Imperdibile la Playa di El Medano, la più gettonata per gli amanti del surf, bellissime anche El Viejo, ed El Bajo Negro, ideali per rilassarsi. Meritano una tappa anche quelle più a sud, la Playa de Los Martos, El Dormidero, El Moro e Alzada, più piccole e selvagge. Proprio a 300 metri dalla spiaggia di Corralejo ed a circa 2,5 km dalle famose dune, si trova l’Alpiclub Corralejo Village, sito ideale per vivere il mare ma anche ottimo punto di partenza per magnifiche escursioni alla scoperta dell’isola. Da qui è possibile intraprendere gli itinerari che portano verso l’entroterra, in direzione del Monte Tindaya, luogo sacro per l’antica popolazione Guanche, dal passato misterioso testimoniato da 300 incisioni rupestri podomorfe di origine aborigena attribuibili ad una venerazione del monte. Bellissimo il sentiero meridionale che costeggia il versante privo di vegetazione, terra arida che impolvera le scarpe e accarezza lo sguardo con un susseguirsi di panorami suggestivi sulla natura matrigna dell’isola, scarna ed impervia.
Non distante da Corralejo, lungo la costa nordoccidentale, spunta candido El Cotillo, un paesino imbiancato dalla calce che contrasta con i toni azzurri del cielo e del mare. Un piccolo centro pittoresco molto quotato per la proposta gastronomica. Basta passeggiare lungo Calle Mallorquín, una delle vie principali, dove pullulano ristorantini di pesce che offrono piatti della tradizione come la Sama fritta con Mojo verde, pesce fritto condito con aglio, aceto e coriandolo, oppure il Sancocho, simile alla spigola, bollito e servito con mais e patate dolci. Dopo un buon pranzo, i locali amano rilassarsi nelle vicine spiagge dorate di El Aljibe de la Cueva, lungo il versante meridionale, a ricordare che Fuerteventura non è solo il piacere della tavola da surf, ma anche del relax dopo quella imbandita. L’isola è inoltre nota per la produzione del formaggio Majorera, derivato dal latte di capra; per gli amanti del gusto è consigliatissima la Ruta del Queso, la strada dei formaggi, a soli 11 chilometri dal centro di Antigua situato nella parte centro orientale dell’isola, un itinerario alla scoperta dei sapori locali.
Gran Canaria, per chi non si accontenta
Gran Canaria è l’emblema della vacanza balneare, dove sole, sabbia e mare sono quasi un motto imprescindibile per la maggior parte dei turisti che affollano le spiagge dorate tutto l’anno, anche quando la vetta del Pico de las Nieves è innevata, complice il clima mite della parte meridionale dell’isola. La terza per grandezza dell’arcipelago, viene considerata un continente in miniatura che incanta per i suoi contrasti: la grande varietà di paesaggi e la natura eterogenea è dovuta a questa grande montagna che troneggia nel cuore del suo territorio e separa la fascia settentrionale verde e lussureggiante, caratterizzata da un clima più umido generato dalle correnti nordatlantiche, da quella meridionale brulla e arida, pettinata dai caldi venti provenienti dall’Africa sub-sahariana. C’è da perdersi lungo i bellissimi itinerari di trekking dell’entroterra che attraversano habitat tanto diversi, ma a Gran Canaria ci si tuffa anche nella storia della capitale Las Palmas. Meritano una visita gli antichi quartieri di Triana e Vegueta, dove soggiornò anche Cristoforo Colombo. La parte meridionale dell’isola è famosa per le belle spiagge e per la movida che si sussegue per decine di chilometri da Maspalomas a Puerto de Mogan. Tra le località più belle e rinomate la Playa del Inglés, una lingua dorata che si tuffa nell’oceano, ideale anche per i bambini, poiché essendo molto ampia, presenta alcune zone protette e sicure per i più piccoli. Nel centro di Playa del Inglés spicca l’Alpiblu Abora Continental By Lopesan, il soggiorno perfetto per vivere questa spiaggia dalle “100mila risate”, un vero e proprio titolo che premia i luoghi di vacanza preferiti da migliaia di europei, e non c’è da stupirsi: Gran Canaria regala a chiunque un sorriso, sarà per questo che viene scelta anche da chi non si accontenta mai.