Quello del 6 e 7 agosto si annuncia come un nuovo weekend di caldo record, con punte di 40 gradi, cosa che ci rende indubbiamente la vita più difficile. A causa della crisi climatica dobbiamo fare i conti con la difficoltà ad addormentarci, maggiore sensazione di stanchezza e le energie che di fatto “evaporano” molto rapidamente. Con Gabriele Buracchi, biologo e nutrizionista, scopriamo allora come la natura, attraverso il cibo, le piante e le bevande può contribuire a rendere meno arduo affrontare la canicola estiva.
Dottor Buracchi, cominciamo dall’acqua. Per prevenire la disidratazione, quanta dovremmo berne? Dipende anche da altri liquidi che assumiamo?
“Con il caldo e l’attività fisica sudiamo e questo permette di ridurre la nostra temperatura, ma il sudore deve essere reintegrato per evitare la disidratazione. Se mangiamo molta frutta e verdura, una parte dell’acqua persa verrà reintegrata. Faccio un esempio, anche solo 100 g di zucchine contengono quasi 95 g di acqua. Ma una persona media esposta al calore e che magari sta anche solo camminando, può produrre un litro e mezzo di sudore all’ora, valore che può salire anche oltre in condizioni estreme. È evidente quindi che occorra bere molta acqua, in proporzione a quanto si suda, e berne in queste circostanze almeno 2 litri”.
Ci sono bevande da cui stare più lontani?
“Sicuramente gli alcolici, mentre vanno limitate le bevande con caffeina”.
Con la sudorazione perdiamo importanti sali minerali, come potassio e magnesio. Quali funzioni svolgono nel nostro organismo?
“Sì, anche sodio, cloro e non solo. Molti disturbi sono dovuti alla combinazione della disidratazione con l’ipopotassiemia che, insieme alla carenza di magnesio possono causare problemi circolatori, stanchezza, irritabilità, insonnia, mal di testa, nervosismo ma anche, in casi estremi, debolezza muscolare, crampi, spasmi o addirittura paralisi, con il rischio di alterazioni del ritmo cardiaco. Per la prevenzione, consumiamo quindi alimenti ricchi anche di antiossidanti che favoriscono il tono e l’elasticità di vasi e capillari, come kiwi, pomodori, limoni, fragole, carote, pesche… ricchi anche di vitamine C e A, altro aiuto alla circolazione”.
Il caldo porta anche disagi alla circolazione delle gambe, con senso di pesantezza. Ci sono cibi e piante curative che ci vengono in soccorso?
“Importanti per le vene sono gli Omega 3 che troviamo nel pesce azzurro. Se poi per qualche motivo non si riesce ad assumere questi elementi con gli alimenti, si ricorre ai molti integratori salini e vitaminici in commercio. Da segnalare che alcune piante aumentano l’elasticità delle vene, con effetto antinfiammatorio, decongestionante, protettivo e tonico. Si tratta dei frutti di Vitis vinifera, la vite da vino, e delle sue foglie da utilizzare in infuso. Molto efficaci anche le gocce da diluire in acqua di Centella asiatica, di cui si trova anche un olio con cui massaggiare le gambe con effetti antinfiammatori. Utile anche il decotto di Ippocastano che si prepara con 5-6 g di semi schiacciati per ogni tazza di acqua o 30 gocce di Tintura madre diluite in acqua, da una a tre volte al giorno. Inoltre, mirtillo nero e lamponi proteggono i capillari delle arterie e delle vene”.
E che tipo di abbigliamento preferire?
“Consiglio di evitare assolutamente i vestiti aderenti o, peggio, elasticizzati che stringono il corpo e le gambe impedendo la traspirazione: il sudore, per raffreddarci, deve poter evaporare! Usiamo perciò abiti ampi con tessuti naturali, come cotone o lino, evitando quelli sintetici che non fanno traspirare. Se stiamo anche temporaneamente al sole ripariamo la testa con un cappello leggero, meglio se a falde larghe”.
A chi ama fare sport anche durante questi giorni “bollenti” che consigli possiamo dare?
“Se facciamo sport all’aperto o comunque facciamo sforzi, cerchiamo di evitare le ore più calde, da preferire il mattino presto. Cerchiamo ovviamente l’ombra e poi rinfreschiamo il corpo con una doccia”.