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Ultimo aggiornamento: 12:12 del 9 Agosto 2022

Berlusconi: “Faremo la flat tax nei primi 100 giorni, pressione fiscale diminuirà sotto il 20%. Io candidato alle elezioni? Ci sto pensando”

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Io candidato in vista delle elezioni? Sul mio futuro vedremo, oggi parliamo del futuro dell’Italia. Dopo il mio no alla premiership e a una eventuale candidatura alla presidenza del Senato, mi hanno assalito tutti quelli del mio partito e anche degli altri partiti, dicendomi è importante che io mi candidi. E quindi ho detto: ‘Lasciatemi pensare un poco e poi decidiamo‘”. Sono le parole pronunciate ai microfoni di “24 Mattino Estate”, su Radio24, dal leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che spiega alcuni punti del programma del centrodestra.

Il fulcro del progetto politico del centrodestra è la flat tax. “La faremo nei primi 100 giorni – afferma Berlusconi – Ne ho discusso a lungo coi miei alleati e direi che è il punto fondamentale del nostro programma. Salvini propone il 15%, noi invece il 23% perché già nel 1994 col ministro Martino avevamo compiuto molte ricerche nei 57 Paesi che hanno adottato la flat tax e che hanno ottenuto grandi successi”.
E aggiunge: “Questo sistema di tassazione infatti ha generato sviluppo e occupazione e soprattutto ha fatto mediamente aumentare del 30% le entrate per lo Stato. Quindi, il 23% che proponiamo è il risultato di molti studi approfonditi che abbiamo fatto sullo stato dei nostri conti pubblici. Non vogliamo creare ulteriore deficit. Ma poiché governeremo per 5 anni, sono convinto che nel corso del quinquennio con la crescita che produrremo avremo l’abbassamento della pressione fiscale anche sotto il 20%“.

Berlusconi poi attacca il Pd per l’alleanza con Fratoianni: “Il Pd ha scelto come suo alleato anche chi ha votato contro l’allargamento dell’Alleanza atlantica, questo non è accaduto 30 o 40 anni fa ma la settimana scorsa nel nostro Parlamento. La nostra fede europeista e occidentale è parte della nostra storia a differenza della sinistra, non abbiamo nulla da dimostrare, i nostri Governi sono sempre stati dalla parte dell’Europa, dell’America, dell’Occidente, del mondo libero. Questo varrà naturalmente anche per il prossimo governo di centrodestra, che avrà una politica rigorosamente atlantista ed europeista e di questo noi saremo i garanti“.

Commento finale sullo strappo tra Calenda e Pd: “Non penso che sia così importante seguire i continui cambiamenti del signor Calenda. Lui è un parlamentare europeo eletto col Pd, la settimana scorsa ha fatto un accordo con quello stesso partito e oggi ha scoperto che il Pd è di sinistra. Francamente non mi pare che sia un tema molto importante. Preferisco di fisco, di burocrazia, di impresa, di lavoro. Il resto è teatrino della politica”.

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