La vittima è Rachid Amri, un cittadino di origine tunisina. Secondo una prima ricostruzione la colluttazione sarebbe scoppiata dopo una lite o un "regolamento di conti" dopo una precedente aggressione
Un altro omicidio in pieno centro a Civitanova Marche. Un 30enne di origine tunisina è stato accoltellato attorno alle 22 di lunedì 8 agosto sul lungomare sud “Piermarini” della cittadina in provincia di Macerata, zona della movida, ed è morto poco dopo in ospedale dove è arrivato trasportato da una macchina privata. La vittima si chiamava Rachid Amri e, secondo le prime ricostruzioni, è stata prima presa a bastonate e poi colpita con un fendente: la colluttazione potrebbe essere scoppiata a seguito di una lite o di un “regolamento di conti”, dopo una precedente aggressione. Per l’omicidio di Amri è stato fermato un uomo, connazionale della vittima conosciuta alla giustizia per diversi reati di lieve entità. Non si esclude, tra le ipotesi, quella del delitto maturato nell’ambiente del traffico di droga.
Gli agenti del Commissariato di polizia di Civitanova, che indagano insieme alla Squadra Mobile di Macerata e in collaborazione con la Compagnia Carabinieri di Civitanova, coordinati dalla pm Stefania Ciccioli stanno visionando le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona e utili alla ricostruzione dei fatti: la rissa avrebbe infatti coinvolto più persone di origine straniera, ma una volta arrivate sul posto le forze dell’ordine non hanno trovato nessuno. Dalle prime informazioni, oltre al 30enne morto, ci sarebbe stata anche una persona ferita ma non risultano accessi di questo tipo in ospedale. Nella zona dell’aggressione gli agenti hanno trovato un coltello da cucina, probabilmente l’arma del delitto, lasciato vicino a uno scivolo per bambini in un’area verde adibita a giochi, poco distante dal luogo dell’accoltellamento. Stando alle prime indagini eseguite dalle forze dell’ordine, la vittima era conosciuta nell’ambiente dello spaccio e non era regolare in Italia.
L’episodio è avvenuto a distanza di soli dieci giorni dall’omicidio di Alika Ogorchuckwu, il 39enne venditore ambulante ucciso per strada dopo aver chiesto l’elemosina. Il suo aggressore, il 32enne Filippo Ferlazzo, si trova in carcere. Nella mattinata di oggi, 9 agosto, si è riunito il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica a Macerata, a cui ha partecipato anche il sindaco Fabrizio Ciarapica: “La Prefettura ha richiesto al Ministero risorse straordinarie, che arriveranno presto vista la situazione di apprensione che si è venuta a creare negli ultimi giorni. Saranno ulteriormente rafforzati i controlli perché occorre ripristinare una condizione di sicurezza. L’Amministrazione comunale si occuperà di implementare la videosorveglianza, ma sta già agendo per allargare il campo verso altre situazioni. Stiamo predisponendo l’approvazione di un piano strategico di illuminazione pubblica delle zone più buie e rafforzeremo ulteriormente i controlli con la polizia locale”, ha dichiarato.