Mentre infuriava la polemica intorno all’impatto ambientale dei concerti di Jovanotti, c’è chi era impegnato per realizzare un evento ecosostenibile, il Festa, “Festival del Teatro Aperto”, una kermesse teatrale che avrà luogo dal 9 al 14 agosto a Pescopagano (PZ) e per la quale gli organizzatori hanno posto particolare attenzione alla sostenibilità totale. Ideatore dell’evento, che si terrà presso la Villa Comunale ogni sera a partire dalle 21:15 con ingresso libero e gratuito, è Marco Pace, cantautore responsabile della direzione del festival insieme a Gerarda Bruno, Luigi De Vincenzo, Carmela Mucci, Angela Pace e Gerardo Zazzerini.

Il comitato organizzatore del FESTA (da Facebook) Marco Pace è in piedi a destra

Marco spiega che l’evento adotta fattive misure riguardo all’impronta di carbonio, che, dice, non si può mai compensare al 100% ma si può abbattere: ”stiamo cercando di fare il massimo nell’ottica del miglioramento continuo, anche rispetto alle edizioni precedenti”. Ci spiega che per gli spettacoli si è optato per l’uso di impianti luci a basso consumo di energia e per la realizzazione di percorsi specifici e gradinate apposite per far salire il pubblico al fine di evitare il calpestio dei prati.

A Pescopagano non è prevista la raccolta differenziata in comune ma tutti i prodotti usati nel festival, dai piatti ai tovagliolini, sono compostabili e in alternativa i recipienti sono lavabili e riutilizzabili, spiega Marco: “Quest’anno abbiamo fatto uno sforzo economico per acquistare le borracce e tutti potranno ricaricarle grazie a dei grandi bidoni di acqua fresca posti nelle stanze o nelle fontane di acqua potabile del paese”.

Con le bottigliette in plastica risparmiate acquistando le borracce del festival si eviterà l’inquinamento pari a quello prodotto da un’auto di media cilindrata per 100 chilometri, dicono gli organizzatori. Ma già dal primo agosto, fino al 14, per un accordo del Festa con il Conad City di Pescopagano, uno sconto del 10% alla cassa incentiverà a preferire prodotti compostabili e ecosostenibili con i marchi “EU-Ecolabel”, come saponi e fazzolettini, e “biologico europeo”.

E mentre Jovanotti chiama le persone rispettose dell’ambiente ‘Econazisti’ e critica il termine greenwashing, Marco Pace afferma che “E’ importante anche fare degli interventi di informazione, ad esempio sul greenwashing, e dopo l’evento provvederemo a compensare l’impronta di carbonio residua attraverso la piantumazione di alberi”. Il festival, che è organizzato dall’associazione Albatros, finanziata dal comune di Pescopagano e da Edison SpA e patrocinata dalla regione Basilicata, punta alla sostenibilità totale, non solo ambientale, ma anche economica e sociale.

Per quanto riguarda la sostenibilità economica, il Festa beneficia di un finanziamento pubblico e, diversamente da altre iniziative che vedono i soldi investiti al Sud prendere altre vie, almeno l’80% del finanziamento ricevuto ricade su varie attività commerciali di Pescopagano, cercando di coinvolgerne quante più è possibile. L’evento è inoltre sostenibile a livello sociale perché adotta un format nuovo, quello del “teatro aperto”: oltre agli spettacoli serali, tutti possono godere della compagnia degli artisti, intessere nuove relazioni, accrescere la propria cultura con i laboratori teatrali.

All’edizione 2022 del Festa si sono iscritte 61 compagnie teatrali di tutta Italia. Ne sono state scelte sette: ‘Teatro al femminile’ di Torino, che presenterà “I dialoghi della vagina”, ‘Salti in bocca’, sempre da Torino, ‘Claet’, da Ancona, Matteo Corrado, da Terni, Andrea Zanacchi, da Roma, ‘Barattoli Cosmici’, da Napoli, ‘Ottavomiglio Laboratorio’, da Cosenza. Nel complesso venticinque artisti che interpreteranno pièce in diversa chiave ma tutte con uno spunto di riflessione, sulla vita, sulla pace, sull’amore, sulla storia italiana. Inoltre si uniranno al pubblico nel dialogo e nei laboratori teatrali.

Martedì 9 agosto l’evento sarà inaugurato con la conferenza dal tema: “Un evento sostenibile e necessario” – che si terrà alle ore 18:00, nella Sala Conferenze G. Orlando, Corso Umberto I – dove gli amministratori locali si confronteranno con gli artisti sulla valenza che un evento come il Festival del Teatro Aperto può avere per il territorio. E, direi, anche come esempio da seguire per iniziative simili.

La locandina dell’evento
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