La rilevazione settimanale del lunedì di Swg per il TgLa7 segnala una frenata dei due battistrada, mentre rosicchiano consensi gli elettori. Perdono potenziali elettori anche Calenda, Verdi e Sinistra italiana e Impegno Civico di Di Maio, dopo il tira e molla sulle alleanze. Italexit di Gianluigi Paragone sopra la soglia di sbarramento
Una frenata dei due battistrada, una piccola ripresa degli inseguitori. E’ ciò che emerge dal sondaggio settimanale del lunedì di Swg per il TgLa7. Secondo l’istituto triestino la prima forza politica, anche se per qualche decimale, è ancora Fratelli d’Italia che ad oggi conterebbe sul 23,8 per cento dei voti, quasi mezzo punto in meno della settimana precedente. Stessa frenata anche per il Partito democratico, che arretra al 23,3%. Rosicchiano qualcosa invece sia la Lega, che sale al 12,5%, che il Movimento 5 stelle, in leggero recupero al 10,4%.
Rispetto a una settimana fa, è evidente come tutte le forze coinvolte nel ginepraio di alleanze con il Pd stiano già pagando il conto dal punto di vista dei consensi. La ritirata di Carlo Calenda, ma anche la decisione di Verdi e Sinistra italiana di allearsi con i dem, sembra non essere stata apprezzata dagli elettori. Il partito di Enrico Letta, come detto, perde un -0,4%. Ma anche Azione/PiùEuropa scende dal 6,8 al 6,5%. Una prima battuta d’arresto per Calenda, finora sempre in crescita nei sondaggi. In più, anche l’alleanza con PiùEuropa è destinata a rompersi, visto la decisione del partito di Emma Bonino ha scelto di restare con il Pd. Il peso di Azione, quindi, potrebbe calare ulteriormente, in attesa di un patto con Italia Viva di Matteo Renzi, per ora stabile al 2,9%, lì a ridosso della soglia di sbarramento.
Anche Verdi e Sinistra italiana perdono secondo Swg lo 0,4%, scendendo al 3,7%. E pure Impegno Civico di Luigi Di Maio e Bruno Tabacci cala all’1,4 per cento, nonostante abbia ottenuto la possibilità di piazzare i propri candidati anche nei collegi uninominali. L’impressione, quindi, è che il pasticcio politico dell’ultima settimana stia già penalizzando i suoi protagonisti: il Pd, ovviamente, chi come Calenda ha deciso di mollare l’alleanza ma anche chi ha voluto entrarci. Guadagna invece mezzo punto percentuale Forza Italia, che torna all’8% e marca di nuovo una leggera distanza da Azione. Mentre tra le forze più piccole, è in salute Italexit di Gianluigi Paragone che si conferma sopra il 3 per cento (3,3) e quindi in questo momento entrerebbe in Parlamento.
La rilevazione di Swg ha analizzato anche il gradimento dei leader dei principali partiti. Giorgia Meloni, al netto della piccola perdita di consensi a FdI, resta la più apprezzata in questo momento dagli elettori: il 32% degli intervistati le attribuisce molta o abbastanza fiducia. In seconda posizione invece non c’è Enrico Letta, come si potrebbe desumere guardando agli orientamenti di voto, bensì Giuseppe Conte. Il presidente del M5s è al 25%, davanti di due punti al segretario del Pd e anche a Matteo Salvini. Il 20% degli intervistati esprime il suo gradimento per Carlo Calenda, davanti di appena un punto rispetto al suo principale competitor nell’area moderata: Silvio Berlusconi.