“Olimpiadi 2026: tutti i segreti della nuova, misteriosa pista da bob di Cortina”. È questo il tema di un dibattito pubblico, promosso da due associazioni di abitanti del centro turistico, per discutere di un tema che finora le autorità hanno tenuto coperto, senza mai divulgare i veri progetti di quella che viene chiamata la “ristrutturazione” della pista Eugenio Monti, dismessa dal 2008. In realtà si tratta di un rifacimento totale, con un nuovo percorso e un costo che è lievitato a 85 milioni di euro, almeno 25 milioni in più rispetto a quanto previsto fino a qualche mese fa. La realizzazione è inserita nel quadro delle opere per i Giochi Olimpici Milano-Cortina 2026, che interessano tre regioni, Lombardia, Veneto e Trentino- Alto Adige. La nuova pista da bob è considerata un fiore all’occhiello dal governatore leghista Luca Zaia, che ne vuole fare un emblema delle Olimpiadi.
Per la prima volta si parlerà pubblicamente di un progetto che ha subito numerosi aggiornamenti e una oscillazione di costi, ma che a quasi due anni dal previsto completamento (dicembre 2024, per consentire i collaudi) non ha visto ancora l’avvio dei lavori. Anzi, il progetto definitivo non è ancora ultimato, mentre quello preliminare è stato discusso una prima volta dalla Conferenza dei Servizi, promossa dalla Fondazione che si occupa delle infrastrutture olimpiche. Le associazioni Comitato Civico Cortina e Voci di Cortina, che un anno fa hanno raccolto alcune migliaia di firme di cittadini contrari all’opera considerata troppo impattante, hanno organizzato l’incontro che si tiene giovedì 11 agosto alle 18 in piazza Angelo Dibona (Conchiglia). Interverranno Roberta de Zanna, neo consigliere comunale, eletta con la lista di impostazione ambientalista Cortina Bene Comune e il giornalista Giuseppe Pietrobelli, che sta seguendo la controversa vicenda per ilfattoquotidiano.it e Il Fatto Quotidiano. Previsto un intervento da remoto dello scrittore Paolo Cognetti. Il dibattito sarà presentato da Marina Menardi, del Comitato Civico Cortina.