E quando il maestro lancia un do di petto del Sole mio anche la luna sembra gradire e brilla di più. Mi sento una segugia di Bocelli: dalle piramidi alle Alpi, dalla chiesetta medioevale (su invito e capriccio di un bilionaire di Gstaad) a un compleanno privatissimo a Saint Tropez, mi lascia sempre carica di note e di meraviglia. Non c’è spettacolo che renda meglio la magia del luogo del Capri Palace come il concerto del tenore più mediatico che ci sia. Sulla terrazza spalancata sul golfo Ermanno Zanini, direttorissimo generale ha voluto la madre di tutte le Prime del suo Festival BIG ART. Insieme al duo di organizzatori Maxim Berin e Jorge Iglesias, ecco apparecchiato un evento da Mille e una notte. Il Capri Palace, sempre più simbolo di un ritorno alla Dolce Vita, che dopo l’acquisizione con il gruppo internazionale Jumeirah, già proprietario dell’albergo più tutto del mondo, ha un affaccio sempre più global.
E io mi tuffo nella riccanza, prima nella piscina a mosaico all’ombra di secolari pini marittimi. Per il gala, invece, abiti da grand soireè paiettati/svolazzanti e menù a tre stelle del ristorante Ulivo, raviolo caprese rivisitato, pezzogna all’acqua pazza, trionfo di babà e sfogliatelle. Impossibile non innamorarsi del collier a cascate di diamanti, triplo, quadruplo fili d’oro, e parurissime che sono dei fari abbaglianti. Mariaelena Aprea, patronessa della griffe più storica dell’isola, Chantecler, mi fa sentire regina per una notte e mi lascia indossare due orecchini faraglioni in oro e titanio. Suo figlio Leonardo, ingegnere al Politecnico, invece porge il braccio alla principessina reale Madeleine von Hessen per la grande entreè.
Sembra di essere alla corte del sultano e qualcuno c’era davvero attovagliato sotto una costellazione di stelle. Zitti tutti. Entrano le istituzioni. Sembra una modella, no è la vicequestore, indossata da lei la divisa gallonata sembra una creazione di Alexander McQueen, Renata Catalano è accompagnata da Silvio Smeraglia (il chirurgo estetico più amato dalle celebrities). Il pomeriggio per essere all’altezza della soirée mi faccio una full immersion di un trattamento rinvigorente/rassodante trattamento da “Scuola delle Gambe”, invenzione del prof. Francesco Canonaco, un’autorità in materia. Adesso sì che posso scatenarmi (le gambe reggeranno) Con il turbinante Jamie Cullum, valore aggiunto alla serata, microfono roteante in mano, il pianoforte prima lo suona, poi ci balla sopra: l’hair creator (non si dice più parrucchiere, né coiffeur, fa vintage) Umberto Di Fraia e le girls con le capofila Teresa e Gaia Zanini Natalie, Cecilia, Elizabeth, Victoria… battano il ritmo. Con zampilli di fuochi d’artificio negli occhi.