Serena Williams si ritira. Ad annunciarlo è stata la stessa tennista con un lungo articolo nell’ultimo numero di Vogue al quale sul proprio profilo Instagram ha aggiunto. “Arriva il momento in cui dobbiamo decidere di muoverci in una direzione diversa”, ha scritto nel post. “Un momento sempre difficile quando ami qualcosa così tanto. Mio Dio, mi piace il tennis. Ma ora è iniziato il conto alla rovescia. Devo concentrarmi sull’essere una mamma, sui miei obiettivi spirituali e scoprire finalmente un’altra, eccitante Serena. Mi godrò queste prossime settimane. Non cerco finale con cerimonia, non sono brava con gli addii”. L’addio ufficiale lo darà al termine degli US Open in programma da lunedì 29 agosto a domenica 11 settembre. In carriera la statunitense ha vinto 73 titoli in singolare di cui 23 Slam, uno in meno del record di 24 di Margaret Court.
La più forte tennista dell’era moderna dopo essere tornata alla vittoria nel WTA di Toronto, 430 giorni dall’ultima volta, ha deciso di dire basta. “È la cosa più difficile che potessi mai immaginare. Non voglio che finisca, ma allo stesso tempo sono pronta per il futuro”. Futuro per il quale Williams ha in programma di trascorre più tempo con il marito, Alexis Ohanian, e la loro bambina, Olympia a cui ha rivelato vorrebbe dare un fratello. “Nell’ultimo anno, io e Alexis abbiamo cercato di avere un altro figlio, e recentemente abbiamo ricevuto alcune informazioni dal mio medico che mi hanno tranquillizzato e mi hanno fatto sentire che, quando siamo pronti, possiamo aggiungere qualcosa alla nostra famiglia. Non voglio assolutamente essere di nuovo incinta come atleta. Ho bisogno di essere due piedi nel tennis o due piedi fuori”.
Nell’intervista al mensile della moda Williams ha tenuto a precisare che non concorda con coloro che non la ritengono la migliore tennista di tutti i tempi. “Ci sono persone che dicono che non sono la GOAT perché non ho superato il record di Margaret Court di 24 titoli del Grande Slam, che ha ottenuto prima dell’era Open”. Il record potrebbe essere eguagliato proprio nel torneo in cui chiuderà la carriera. “Non so se sarò pronto per vincere a New York. Ma ci proverò“.
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