Dopo lo strappo con il Pd, Azione scivolerebbe al 2%. A dirlo è un sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per SkyTg24, che ha stimato per la prima volta il partito di Carlo Calenda separatamente da +Europa (da cui sembra imminente la scissione dopo la rottura col Pd). La somma dei valori delle due forze separate è inferiore di un punto rispetto al 4,6% di cui erano accreditate insieme: al 2% di Azione si affianca l’1,6% di +Europa. Con questo risultato, il partito di Emma Bonino non passerebbe lo sbarramento ma – essendo sopra l’1% – contribuirebbe al risultato della coalizione di centrosinistra, che nel complesso arretra: il Pd perde l’1,1% rispetto alla settimana precedente e si assesta al 22,3%, mentre il cartello Sinistra italiana/Europa verde è stimato al 3,9% (-0,1%). Cala anche Impegno civico, il soggetto politico fondato da Luigi Di Maio e Bruno Tabacci, stimato all’1,5% (-0,3%). Con questi numeri, l’alleanza che ruota intorno al Pd si fermerebbe sotto il 30%, al 29,3%.
Il centrodestra invece cresce e arriva al 48% complessivo grazie all’avanzamento della Lega e di Forza Italia, mentre Fratelli d’Italia resta stabile al 24,2%. Il Carroccio registra un 14% (+0,5%), Forza Italia raggiunge l’8,9% guadagnando quasi un punto (+0,9%). Per quanto riguarda i soggetti più piccoli della coalizione, Noi con l’Italia–Italia al Centro (il cartello di Maurizio Lupi e Giovanni Toti) è dato allo 0,8%, Udc–Coraggio Italia di Lorenzo Cesa e Luigi Brugnaro allo 0,3%. Fuori dalle due alleanze, il M5s cresce e arriva al 10,6% (+0,7%), mentre ItalExit di Gianluigi Paragone è dato al 3,2% (+0,6%). Unione Popolare (la lista unica di sinistra radicale con Potere al popolo, Luigi De Magistris e Rifondazione comunista) è data allo 0,7%. La quota di indecisi e astenuti è pari al 38,7%.