Finisce l'avventura italiana di Domino's Pizza iniziata con il primo punto vendita a Milano nel 2015. Ecco i motivi che hanno portato al fallimento
L’Italia è per eccellenza il Paese della pizza. Ma per quella di Domino’s non c’è più posto. Arriva infatti al capolinea l’esperienza di Domino’s Pizza nel Bel Paese. Il Tribunale di Milano, ad aprile 2022, aveva avviato le procedure di chiusura in seguito alla crisi di EPizza Spa, l’azienda che deteneva il franchising in Italia. I consumatori nostrani quindi dovranno dire addio alla piazza hawaiana, quella con l’ananas per intenderci.
La catena americana era arrivata in Italia sotto i migliori auspici. Si parlava di una quota del 2% del mercato e di 880 ristoranti entro il 2030. Il Covid però ha rimescolato le carte: il lockdown ha generato una forte contrazione delle vendite. Certo, c’era il delivery, ma in quel campo la concorrenza è diventata ancora più agguerrita.
Nel 2015 l’apertura del primo ristorante di Domino’s Pizza in Italia, a Milano, che nel corso degli anni aveva visto sorgere altre sedi in città. Poi il tracollo. Non è da escludere che il marchio venga rilevato da un’altra azienda, permettendo quindi a Domino’s Pizza di continuare la propria avventura su suolo nazionale: per ora, però, la chiusura dei locali uno dopo l’altro è inevitabile.