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L’eterno ritorno di Fassino (alla settima legislatura) e l’aut aut di Bonaccini ai paracadutati scombina i piani del Pd Piemonte

Dopo lo stop del governatore dem, l'ex sindaco di Torino (che ha sei legislature alle spalle, l'ultima dopo l'elezione in Emilia) potrebbe guidare la lista al proporzionale del capoluogo piemontese. Quel posto, però, secondo La Stampa, era destinato a Mauro Berruto. Ora sono in 4 a rischiare il seggio
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L’eterno ritorno di Piero Fassino rischia di provocare il caos nelle liste del Partito democratico in Piemonte. E’ nella sua regione, infatti, che l’ex sindaco di Torino dovrebbe trovare un posto in lista utile per l’elezione in Parlamento il prossimo 25 settembre: sarebbe la settima legislatura per l’ex segretario dei Ds. Ministro del Commercio Estero e della Giustizia nei governi di Massimo D’Alema e Giuliano Amato, Fassino ha alle spalle ben sei legislature: è entrato alla Camera per la prima volta nel 1994, eletto prima in Liguria e poi in Piemonte (nel collegio di Venaria Reale). Poi, dopo la pausa di sette anni dovuta all’elezione a sindaco di Torino, è stato recuperato da Matteo Renzi che nel 2018 lo ha riportato a Montecitorio piazzandolo nel plurinominale in Emilia Romagna.

Opzione, che questa volta, Enrico Letta si vede costretto ad accantonare. Nei giorni scorsi, infatti, è arrivato l’aut aut del governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini: “Mi auguro che i paracadutati da Roma siano pochi o nessuno: se ti ritieni leader, prendi i voti a casa tua”. E’ per questo motivo che adesso per Fassino si profila un ritorno a casa, nel suo Piemonte, dove – come racconta La Stampa – potrebbe guidare la lista dei dem al proporzionale di Torino. In questo modo, però, andrebbe in frantumi uno schema rodato a livello locale. Il posto di Fassino, infatti, era destino a Mauro Berruto, ex ct della nazionale di pallavolo chiamato in segreteria da Letta. Mentre il posto numero uno al proporzionale in provincia di Torino doveva andare a Mauro Laus, esponente dell’area che più di tutti ha sostenuto la candidatura del sindaco Stefano Lorusso. Nelle liste per il Senato, invece, dovrebbe essere confermata Anna Rossomando. Nel proporzione per Palazzo Madama, sempre secondo il quotidiano torinese, viene considerato abbastanza sicuro anche il secondo posto in lista ma Letta ha garantito ai Radicali una presenza in Parlamento. Ecco perché il ritorno di Fassino fa rischiare il posto a ben quattro parlamentari uscenti: Stefano Lepri, Davide Gariglio, Andrea Giorgis e Francesca Bonomo. Hanno tutti tra una e due legislature alle spalle, ma nessuno può ovviamente vantare il record di Fassino. Pronto per tornare per la settima volta in Parlamento.

L’eterno ritorno di Piero Fassino rischia di provocare il caos nelle liste del Partito democratico in Piemonte. E’ nella sua regione, infatti, che l’ex sindaco di Torino dovrebbe trovare un posto in lista utile per l’elezione in Parlamento il prossimo 25 settembre: sarebbe la settima legislatura per l’ex segretario dei Ds. Ministro del Commercio Estero […]

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