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Lyudmila Škrebneva, l’ex moglie di Putin vive nel lusso: le foto delle sue ville in Svizzera e a Marbella

L'ex Putina fa bella vita nelle sue residenze milionarie, a Davos in Svizzera e a Marbella in Spagna. Se la gode viaggiando su e giù per l’Europa, crogiolandosi nel lusso e facendosi beffe di ogni sanzione

di Simona Griggio

L’ex moglie di Vladimir Putin, Lyudmila Škrebneva, che cosa fa oggi? La bella vita nelle sue residenze milionarie, a Davos in Svizzera e a Marbella in Spagna. Se la gode viaggiando su e giù per l’Europa, crogiolandosi nel lusso e facendosi beffe di ogni sanzione. E se la spassa con il muovo marito, che ha 20 anni meno di lei. Questa è la denuncia che arriva da un’attivista anti-regime che collabora con dissidente russo Alex Navalny, Maria Pevchikh.

Navalny è stato condannato a nove anni di carcere, che sta scontando nel carcere Mekhelovo Ik-6, a circa 250 chilometri dalla capitale Mosca. “Costretto a fissare – ha denunciato – il ritratto di Putin per ore”. Ma il suo team investigativo continua a lavorare a pieno ritmo. Ha ricostruito la mappa delle proprietà dei parenti, dei cari, dei collaboratori del presidente. A partire dalla sua attuale compagna, l’ex ginnasta divenuta manager Alina Kabaeva. Ora l’obiettivo delle ricerche è puntato su Lyudmila, ex Putina. E sul secondo marito, che ha sposato nel 2016 dopo il divorzio da Vladimir, avvenuto nel 6 giugno 2013. Arthur Ocheretny è un uomo d’affari nato il 29 marzo 1978 a Kaliningrad, ma è vissuto con i suoi genitori a Lyubertsy. Di lui si hanno poche informazioni, ma sarebbe di estrazione sociale modesta.

Un beneficiato, comunque, da Putin. Perché a lui è intestato tutto l’ingente patrimonio immobiliare della coppia. Il sospetto? Che sia un’intestazione fittizia, per evitare che finisca tutto nel mirino delle sanzioni imposte dall’occidente dopo l’invasione dell’Ucraina, una sorta di “dote” predisposta dallo stesso Putin per motivi puramente finanziari. Parte quindi l’appello di Maria Pevchikh, ripreso dalla Bild: “Congelate immediatamente le proprietà della famiglia Otscheretny e indagate sull’origine del denaro!”. Ma quali sono i dettagli di questo vasto possedimento? C’è innanzitutto la villa vicino a Biarriz, nel sud ovest della Francia. Una residenza del valore di 7 milioni e mezzo di dollari. Poi altri sfarzosi edifici a Davos in Svizzera (valore 3,7 milioni) e a Marbella in Spagna.

Tuona ancora Maria Pevchikh: “Non vogliamo i soldi di Putin in Europa, giusto? Beh questi sono puri soldi di Putin”. Poi su Twitter pubblica tutte le immagini delle sontuose ville. E fa un appello: “Noi chiediamo ai governi di Francia, Svizzera e Spagna di includere la famiglia Ochertny nelle loro liste delle sanzioni, di congelare le proprietà che posseggono e di indagare sulle origini dei loro fondi”. Sul social Maria segue tutte le vicende che riguardano Putin, comprese anche alcuni fatti che riguardano personaggi italiani, come il sequestro da 141 milioni per Lanfranco Cirillo, “l’architetto di Putin”: accusato di riciclaggio e contrabbando. Ha progettato per il leader russo la meravigliosa dimora sul Mar Nero e professionista di fiducia degli oligarchi russi negli anni ’90. Per oltre 40 di loro ha costruito ville di lusso. A corredo, Maria pubblica gli articoli dei quotidiani italiani. La sua convinzione: tutti questi edifici rappresentano i mille rivoli in cui Putin ha suddiviso la sua strabiliante ricchezza. Per nasconderli agi occhi del mondo.

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