Si ritiene che il gruppo di cui faceva parte Davis fosse composto da quattro membri volontari che si sono offerti di combattere per lo Stato islamico e che è si sono fatti conoscere per aver rapito e decapitato alcuni ostaggi occidentali tra il 2012 e il 2015 in Siria, fra cui i giornalisti americani James Foley e Steven Sotloff
Un britannico di 38 anni, Aine Davis, accusato di aver fatto parte della cellula dell’Isis conosciuta come i “Beatles”, è stato arrestato ieri nel Regno Unito. Aine Davis, conosciuto anche come ‘jihadi Paul’, è arrivato all’aeroporto di Luton dopo essere stato rilasciato da un carcere turco dove stava scontando una condanna a sette anni e mezzo per appartenenza al gruppo terroristico. Durante il processo, Davis ha negato la sua appartenenza alla cellula dell’Isis denominata “Beatles”, chiamata così per l’accento britannico dei suoi membri.
Si ritiene che la cellula di cui faceva parte Davis fosse composta da quattro membri volontari che si sono offerti di combattere per lo Stato islamico e che è si sono fatti conoscere per aver rapito e decapitato alcuni ostaggi occidentali tra il 2012 e il 2015 in Siria, fra cui i giornalisti americani James Foley e Steven Sotloff.
Davis è il quarto Beatle ad essere fermato. Due sono attualmente detenuti negli Stati Uniti dopo essere stati catturati dalle forze curde in Siria nel 2018, e uno- il più famoso- Jihadi John, è stato ucciso in Siria nel 2015. Dopo aver avuto guai con la giustizia per reati di droga e possesso di un’arma da fuoco, Davis si è convertito all’Islam cambiando nome in Hamza, per poi lasciare il Regno Unito e unirsi all’Isis nel 2013.