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Fabio Caressa: “Benedetta Parodi mi ha cambiato la vita. Al primo appuntamento andai dopo un lungo aperitivo alcolico, a metà volevo già morire”

Il telecronista di Sky si è raccontato in un’intervista al "Corriere della Sera", tra aneddoti del suo passato, il rapporto con la moglie e curiosi hobby

di Gabriele Scorsonelli

Timbro iconico, voce infinita e inconfondibile e il grande dono di saper trasmettere l’emozione. Non tutti stravedono per il calcio, ma chiunque conosce Fabio Caressa. Pilastro di Sky Sport, cantore del trionfo mondiale del 2006 e della recente scalata della Nazionale italiana al tetto d’Europa, dietro l’attento, professionale e amato telecronista, si nasconde un uomo pacato e ironico che, in un’intervista al Corriere della Sera, ha rivelato la sua altra anima. Curiose passioni, divertenti aneddoti e romantici incontri, lontano da microfoni, telecamere e stadi.

Prima che il suo talento brillasse in televisione, Caressa era uno studente modello: “Ho preso tutti 10, ottimo, poi 60 e 110. Pretendevo il massimo da me stesso”. E al liceo, dava anche ripetizioni di latino e greco ai compagni: “Ed ero più piccolo di due anni. ‘Non vi insegnerò le lingue, ma vi farò prendere bei voti’, promettevo. Funzionava, alle interrogazioni facevano la loro figura”. Un buon maestro, insomma. E con le ragazze, un approccio pacato, ma relazioni durature. Non un latin lover, dunque, per timidezza, ma anche per scelta: “Sono di tendenza monogamo, un po’ per evidenti limiti fisici, un po’ per timidezza. Ho avuto solo fidanzamenti lunghi, tranne nel periodo prima di mettermi con Bene”.

Sulla moglie, Benedetta Parodi, scrittrice, conduttrice televisiva e fenomenale ai fornelli, il telecronista ha speso parole al miele: “Mi ha cambiato la vita. La prima volta l’ho vista alla mensa di Sky. Aveva lo smalto blu alle mani, era simpatica, matta quanto basta. Poco tempo dopo la invitai al cinema. Rispose che voleva giusto vedere ‘Romeo e Giulietta’ con Leonardo DiCaprio, mi sarei ammazzato. Andai, dopo un lungo aperitivo alcolico. All’intervallo volevo già morire, però giurai che era il film più bello che avessi mai visto”. Cosa non si fa per amore. E il matrimonio, che dura da 23 anni, ha illuminato la vita di Caressa: “Io vedevo il buio, Bene mi ha fatto vedere la luce, ero convinto di dover sempre combattere e lottare; invece, lei mi ha insegnato a sorridere, a essere persino ottimista”. Un’influenza benefica, che lo ha aiutato a vivere meglio la quotidianità, ma che, in alcuni casi, non ha avuto l’effetto desiderato: “Ero e resto l’uomo più disordinato del mondo, vincerei la Champions del caos. – ha scherzato la voce di Sky – Quasi ogni giorno mi presento da mia moglie disperato: ‘Bene, aiuto, ho perso il portafoglio’. ‘Tranquillo, l’avrai messo chissà dove’. Una volta lo ritrovai nel frigo”.

Non solo maglie autografate, cimeli e ricordi legati al calcio. Caressa colleziona mug, le tazzone da caffè: “Ne ho oltre 200. Quella che se si rompe faccio una tragedia è di Dart Fener, Guerra Stellari. E, talvolta, si diletta anche in cucina. Ma sempre sotto l’attenta sorveglianza della moglie: “Ogni tanto Benedetta mi lascia cucinare, ma mi sorveglia. Sono bravo con amatriciana e carbonara, i dolci invece non mi vengono mai, bisogna essere troppo precisi”. Durante l’intervista, poi, c’è stato spazio anche per fissazioni e paranoie. E Caressa non ha nascosto la sua ossessione per i capelli: “Balsamo tanto, sempre, li asciugo all’aria, pure d’inverno, li pettino con cura. Infine, sui tre figli, Matilde, Eleonora e Diego: “Cerco di lasciarli liberi, però mi piace averli intorno. Sono bravi. Abbiamo insegnato loro il bello della famiglia, l’unità, la voglia di aiutarsi, il rispetto per il prossimo, anzi, tante cose le imparo ogni giorno io da loro”.

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