Attualmente le forze dell'ordine stanno verificando se l'omicidio del senza tetto sia da collegare alle altre due aggressioni, avvenute nel raggio di qualche centinaio di metri e senza un apparente motivo. Secondo quanto è stato ricostruito l'arma del delitto è la stessa utilizzata negli episodi di violenza
Un corpo senza vita è stato trovato all’interno di un’auto con una profonda ferita alla gola. È successo a Como, nei pressi del parcheggio delle scuole di via Giussani, alla periferia sud della città, nella giornata di ieri, 11 agosto. Il defunto è un 76enne di origini italiane senza fissa dimora, quindi di fatto dormiva all’interno di quella macchina, una Volkswagen Lupo grigia. Da una prima ricostruzione svolta dalla Polizia si tratta di un omicidio.
Ad accorgersi del cadavere all’interno dell’automobile è stato un cittadino, passato casualmente davanti al mezzo mentre era a passeggio con il cane. Secondo quanto è stato riportato, il taglio alla gola è stato provocato da un coccio di vetro, ma al momento la polizia sta indagando sul caso. Gli agenti sono a lavoro per accertare i fatti, oltre a sentire eventuali testimonianze e a prendere visione delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza, ma soprattutto per trovare l’arma utilizzata per compiere il delitto.
Attualmente le forze dell’ordine stanno verificando se l’omicidio dell’anziano sia da collegare ad altre due aggressioni, avvenute a distanza di poche ore l’una dall’altra e in un raggio di qualche centinaio di metri. A quanto è stato detto, le modalità degli episodi di violenza sono molto simili tra loro. Durante la mattinata un uomo di 33 anni, probabilmente con problemi di tossicodipendenza, e residente nella provincia di Como, ha colpito prima un bambino di 8 anni, poi un giovane di origini sudamericane di 23 con dei cocci di bottiglia e senza un apparente motivo. Per ricostruire la sequenza dei fatti occorre tornare al 10 agosto, quando il 33 enne si è presentato per la prima volta al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna, vicino a via Giussani (luogo del ritrovamento del cadavere), in evidente stato di alterazione. Nella mattinata di ieri ci è tornato, ma in entrambi i casi è stato allontanato. Poco più tardi, proprio nei pressi di quell’ospedale, ha colpito con un pezzo di vetro il braccio del bambino, mentre si trovava con lo zio. Medicato, il piccolo non è grave. Intorno alle 12, invece, il giovane di 23 anni si è presentato sanguinante a causa di una ferita alla gola: è stato soccorso e dimesso con una prognosi di venti giorni.
A quel punto, la descrizione fornita dalle vittime ha condotto la polizia al 33enne, che è stato arrestato intorno alle 13 con l’accusa di tentato omicidio. Soltanto intorno alle 17, ad un centinaio di metri di distanza dal luogo della seconda aggressione, è stato trovato il corpo senza vita del clochard e, secondo quando è stato ricostruito fino ad ora, l’omicidio è stato commesso poco prima o poco dopo l’ultima aggressione.