Rischiano di tornare al mittente molti dei 2,1 miliardi di euro dei fondi Pnrr stanziati dal Governo per trasformare centomila classi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento e creare laboratori per le professioni digitali del futuro negli istituti scolastici del secondo ciclo. Questa pioggia di denaro arrivata nelle scuole potrebbe non essere usata o spesa male perché manca il personale che la gestirà; perché non serve a chi ha già istituti innovativi; perché non ci sono docenti in grado di gestire la nuova tecnologia ma anche perché molti direttori amministrativi e dirigenti scolastici, in queste ore, minacciano nelle chat tra addetti ai lavori, di non muovere un dito senza un aumento di stipendio giustificato dal surplus lavorativo che ci sarà per il Pnrr.
A lanciare l’allarme è Laura Biancato, a capo dell’istituto Einaudi di Bassano del Grappa ed eletta “miglior dirigente” nell’anno scolastico 2021: “Alcuni colleghi e direttori amministrativi dichiarano, con post e commenti, che si rifiuteranno di gestire questi fondi. Nella scuola manca il pane, ma stanno per arrivare montagne di brioche. Classi e laboratori innovativi, in larga misura, saranno allestiti anche in edifici non idonei, poco sicuri o addirittura fatiscenti. Montagne di soldi verranno spesi a cura di personale di segreteria spesso poco formato e in numero insufficiente a gestire l’immensa mole di burocrazia che soffoca l’amministrazione scolastica”.
C’è un però, tuttavia. E Biancato ci tiene a sottolinearlo: “Ora abbiamo nuove risorse, mai viste, per agire sul nostro contesto, sui nostri Istituti, secondo un progetto che sia adatto ai nostri studenti. Vedo questa pioggia di denaro come una manna dal cielo, e dichiaro che farò di tutto perché siano soldi spesi bene”. All’istituto di Bassano arriveranno 410 mila euro: “Per decenni ho sognato un momento del genere. Certo avrei preferito che non fossero dati così tanti soldi senza progetti ma non ci resta che usarli nel migliore dei modi. Attendiamo le linee guida per partire”.
Ad essere particolarmente critico è Ludovico Arte, preside del “Marco Polo” di Firenze: “A me servivano soldi per sistemare i bagni non per interventi sul digitale. Nella mia scuola ci saranno i migliori monitor ma poi i ragazzi andranno ai servizi e non riusciranno ancora a tirare lo sciacquone. Vorrà dire che farò diventare ambienti digitali anche i bagni per poterli sistemare!”. Una battuta amara che nasconde una verità: “Riceverò trecentomila euro ma mi rendo conto che questo flusso di denaro doveva essere assegnato lasciando autonomia di spesa ai singoli dirigenti”.
Altri aspetti che rischiano di affondare la barca del Pnrr sono quelli che cita al fattoquotidiano.it, Cristina Costarelli, numero uno dell’Associazione nazionale presidi del Lazio: “Ben vengano questi soldi ma abbiamo bisogno di personale che li gestisca. Le faccio un esempio pratico: a settembre nella mia scuola (il liceo Newton di Roma ndr) avrò solo un direttore dei servizi generali e amministrativi che già conosco e sette amministrativi nuovi da formare”. Infine una questione di non poco conto: “Inutile avere ambienti innovativi se poi alla scuola non arriva la fibra, se non ci sono infrastrutture digitali all’altezza”.
Scuola
Pnrr e scuola, a rischio due miliardi per trasformare le classi in laboratori digitali: “Manca il personale per gestirli”
I dirigenti scolastici lanciano l'allarme sui soldi stanziati per trasformare centomila classi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento. "Colleghi e direttori amministrativi dichiarano che si rifiuteranno di gestire questi fondi", dice Laura Biancato, a capo dell’istituto Einaudi di Bassano del Grappa. "Classi e laboratori innovativi - aggiunge - saranno allestiti anche in edifici non idonei, poco sicuri o addirittura fatiscenti"
Rischiano di tornare al mittente molti dei 2,1 miliardi di euro dei fondi Pnrr stanziati dal Governo per trasformare centomila classi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento e creare laboratori per le professioni digitali del futuro negli istituti scolastici del secondo ciclo. Questa pioggia di denaro arrivata nelle scuole potrebbe non essere usata o spesa male perché manca il personale che la gestirà; perché non serve a chi ha già istituti innovativi; perché non ci sono docenti in grado di gestire la nuova tecnologia ma anche perché molti direttori amministrativi e dirigenti scolastici, in queste ore, minacciano nelle chat tra addetti ai lavori, di non muovere un dito senza un aumento di stipendio giustificato dal surplus lavorativo che ci sarà per il Pnrr.
A lanciare l’allarme è Laura Biancato, a capo dell’istituto Einaudi di Bassano del Grappa ed eletta “miglior dirigente” nell’anno scolastico 2021: “Alcuni colleghi e direttori amministrativi dichiarano, con post e commenti, che si rifiuteranno di gestire questi fondi. Nella scuola manca il pane, ma stanno per arrivare montagne di brioche. Classi e laboratori innovativi, in larga misura, saranno allestiti anche in edifici non idonei, poco sicuri o addirittura fatiscenti. Montagne di soldi verranno spesi a cura di personale di segreteria spesso poco formato e in numero insufficiente a gestire l’immensa mole di burocrazia che soffoca l’amministrazione scolastica”.
C’è un però, tuttavia. E Biancato ci tiene a sottolinearlo: “Ora abbiamo nuove risorse, mai viste, per agire sul nostro contesto, sui nostri Istituti, secondo un progetto che sia adatto ai nostri studenti. Vedo questa pioggia di denaro come una manna dal cielo, e dichiaro che farò di tutto perché siano soldi spesi bene”. All’istituto di Bassano arriveranno 410 mila euro: “Per decenni ho sognato un momento del genere. Certo avrei preferito che non fossero dati così tanti soldi senza progetti ma non ci resta che usarli nel migliore dei modi. Attendiamo le linee guida per partire”.
Ad essere particolarmente critico è Ludovico Arte, preside del “Marco Polo” di Firenze: “A me servivano soldi per sistemare i bagni non per interventi sul digitale. Nella mia scuola ci saranno i migliori monitor ma poi i ragazzi andranno ai servizi e non riusciranno ancora a tirare lo sciacquone. Vorrà dire che farò diventare ambienti digitali anche i bagni per poterli sistemare!”. Una battuta amara che nasconde una verità: “Riceverò trecentomila euro ma mi rendo conto che questo flusso di denaro doveva essere assegnato lasciando autonomia di spesa ai singoli dirigenti”.
Altri aspetti che rischiano di affondare la barca del Pnrr sono quelli che cita al fattoquotidiano.it, Cristina Costarelli, numero uno dell’Associazione nazionale presidi del Lazio: “Ben vengano questi soldi ma abbiamo bisogno di personale che li gestisca. Le faccio un esempio pratico: a settembre nella mia scuola (il liceo Newton di Roma ndr) avrò solo un direttore dei servizi generali e amministrativi che già conosco e sette amministrativi nuovi da formare”. Infine una questione di non poco conto: “Inutile avere ambienti innovativi se poi alla scuola non arriva la fibra, se non ci sono infrastrutture digitali all’altezza”.
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Pnrr, l’allarme dei presidi: “Le segreterie delle scuole senza personale per gestire i fondi. Vanno assunti più direttori amministrativi”
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Caro bollette, a due settimane dagli annunci di Giorgetti il decreto slitta ancora: cdm rinviato a venerdì
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Tutto quello che ha a che fare con le emergenze vere di cittadini, famiglie, imprese passa in secondo piano nell’agenda del governo Meloni. Così è stato ed è per le liste d’attesa e per il diritto alla salute negato a milioni di concittadini, così è per il caro-bollette che da troppi mesi penalizza le aziende italiane e mette in ginocchio le fasce sociali più disagiate". Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità nella segreteria del Partito Democratico.
"Oggi la segretaria del Pd Elly Schlein ha presentato proposte molto chiare e concrete, che raccolgono peraltro l’interesse di imprenditori e associazioni degli utenti. Il Cdm sul problema del caro energia pare invece che slitti a venerdì. La presidente Meloni ne approfitti per raccogliere le nostre proposte sul disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas e sull’Acquirente unico".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - La lotta alle mafie andrebbe portata avanti "in maniera trasversale. Ma non stiamo vedendo disponibilità all'ascolto e al lavoro comune da parte di questa destra". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno. "Noi continueremo a fare da pungolo costante, il messaggio che deve arrivare chiaro alle nuove generazioni è che la mafia è un male, e un freno al nostro Paese. Il Pd oggi più che mai è intenzionato a portare avanti questo lavoro con determinazione, mano nella mano con le realtà che affrontano il problema ogni giorno e ne sanno certamente più di noi".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - Nel contrasto alle mafie "il ruolo delle forze dell'ordine e della magistratura è fondamentale. Noi riconosciamo e sosteniamo il lavoro quotidiano delle forze dell'ordine. Vanno sostenute le forze dell'ordine, come la magistratura, che invece vediamo attaccata tutti i giorni da chi governa". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno.