I “riferimenti sociali” del Pd “sono passati dalle piazze dei disagi e dei bisogni alle agorà finanziarie, dai tanti ultimi ai pochi privilegiati, con radicali modifiche dei valori, delle idee e dell’elettorato di riferimento”. Con queste considerazioni l’ex candidata alla segreteria Maria Saladino – partecipò alle primarie del 2019 vinte da Nicola Zingaretti ottenendo 1.315 voti, lo 0,7% – annuncia in un post su Facebook l’uscita dal partito e il passaggio al Movimento 5 stelle, un cambio di casacca quasi inedito (quello in senso inverso, invece, si è verificato più volte). “Sono uscita dopo aver sostenuto la necessità che il Partito democratico diventasse uno dei promotori dell’alleanza progressista insieme al Movimento 5 Stelle, perché forza generata con la matita nella cabina elettorale, proprio da quegli ultimi da cui ho visto il Partito democratico allontanarsi”, scrive su Facebook.

Saladino ha presentato la propria autocandidatura alle Parlamentarie del Movimento 5 Stelle nel collegio calabrese per il Senato: “La mia scelta è nello spirito di servizio, offrendo la mia partecipazione alle Parlamentarie, la partecipazione attiva sempre e comunque sui territori alla battaglia elettorale che si avvicina, l’adesione al progetto del Movimento, sempre leale verso la politica e soprattutto verso i cittadini, rinunciando al notevole contributo dato al Partito democratico dal 2014 e fino al 2021, a favore delle battaglie di idee e valori dell’intero Movimento 5 stelle e del Presidente Giuseppe Conte, che torneranno a prevalere”, scrive.

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