Lo street-artist si è spento domenica 14 agosto a Berlino all'età di 62 anni
Era famoso per aver dipinto il leader dell’Unione Sovietica Leonid Brezhnev e il leader della Germania dell’Est Erich Honecker che si baciano tra le rovine del Muro di Berlino. Il pittore russo naturalizzato tedesco Dimitri Vrubel, che ha firmato una delle opere più note del periodo post-Guerra Fredda con il suo “Bacio della Fratellanza Socialista”, un monumento iconico fotografato da migliaia di turisti ogni anno in visita alla capitale tedesca, è morto domenica 14 agosto a Berlino all’età di 62 anni. Il caporedattore di Art Newspaper Russia Milena Orlova ha annunciato la notizia della scomparsa con un breve un messaggio pubblicato su Facebook. La causa del decesso di Vrubel non è stata resa nota. Sua moglie, l’artista Viktoria Timofeyeva, nelle scorse settimane aveva scritto sui social che Vrubel era stato ricoverato in ospedale con il coronavirus nel giugno scorso e successivamente messo in coma artificiale a causa di insufficienza cardiaca.
Il graffito che aveva subito consacrato Vrubel come uno street-artist di fama internazionale è ufficialmente intitolato “Dio, aiutami a sopravvivere a questo amore mortale” (1990): è stato ispirato da una vera fotografia del 1979 in cui Brezhnev e Honecker si baciano in occasione dei festeggiamenti per i trent’anni dalla nascita della Ddr, la Repubblica democratica tedesca. Nel 2009 il graffito è stato ridipinto dallo stesso Vrubel dopo che era stato vandalizzato e usurato dal tempo. Vrubel è stato spesso criticato per le sue opere provocatorie, a volte politiche, e spesso fraintese. La sua replica era che la missione della sua vita era una sola: “riportare l’arte e le persone insieme”.
Vrubel ha creato nel 2001 un calendario con i ritratti del presidente della Russia Vladimir Putin intitolato “I 12 stati d’animo di Putin”, che ha avuto un inaspettato successo di vendite tra la popolazione russa. In uno dei ritratti Putin sembra severo e accigliato, in un altro il suo viso rivela il minimo sorriso, e in un altro ancora si siede a gambe incrociate nel suo abito da judo.