Altra giornata trionfale per l’Italia agli Europei di nuoto di Roma. Gli azzurri nelle sette finali in programma hanno ottenuto altrettante medaglie. Nicolò Martinenghi si è preso la scena anche nella sesta giornata. Il milanese ha conquistato la sua terza medaglia, seconda d’oro, in questa rassegna continentale dimostrando di essere il più forte ranista in circolazione. Secondo successo in pochi giorni anche per Margherita Panziera nei 100 dorso. L’Italia è sempre più padrona del medagliere, anche grazie agli altri podi ottenuti nei tuffi e in vasca.
50 rana uomini
È doppietta azzurra. I 50 rana maschili sono stati dominati dagli azzurri: Martinenghi ha trionfato con il record italiano in 26”33, dimostrando una volta in più il suo strapotere nei confronti degli avversari. Il lombardo ha preso il comando fin dall’uscita dalla subacquea distanziando notevolmente tutti gli altri nuotatori. A cominciare da Simone Cerasuolo, splendido argento. L’emiliano partito in corsia cinque al fianco di Martinenghi ha sfruttato la sua scia ottenendo la prima medaglia internazionale in carriera.
100 dorso femminili
Una rimonta culminata proprio sul blocco d’arrivo quella che ha garantito a Margherita Panziera il secondo oro di questa rassegna europea. La veneta dopo una prima vasca complicata ha recuperato lo svantaggio su tutte le avversarie trionfando per la prima volta in carriera sulla distanza in 59”40. Per l’Italia si tratta del primo successo della storia nei 100 dorso femminili, mentre per la Panziera è la quarta affermazione europea in carriera. L’azzurra ha preceduto l’inglese Medi Harris e l’olandese Kira Toussaint. Chi era partita forte, invece, è Silvia Scalia, prima alla virata dei 50, l’altra azzurra ha poi ceduto nella vasca di ritorno chiudendo quinta.
1500 stile libero uomini
Un testa a testa durato 1000 metri. Gregorio Paltrinieri ha dovuto cedere lo scettro dei suoi 1500 metri a Mykhaylo Romanchuk. L’ucraino è stato autore di una gara intelligente: partito senza forzare, ha alzato il ritmo con il passare delle vasche andando a superare l’azzurro poco dopo metà gara. L’emiliano, dal canto suo, ha tentato una partenza forte per provare a staccare tutti gli avversari. Il piano è riuscito con tutti i rivali tranne con Romanchuk che in 14’36″10 ha conquistato il suo secondo titolo europeo sulla distanza.
Per Paltrinieri è comunque arrivato l’argento in 14’39″79, risultato che gli vale il sesto podio consecutivo agli Europei, così come negli 800. Ma la delusione è tanta per il campione mondiale in carica che voleva l’oro davanti al proprio pubblico. Lo sforzo iniziale – per oltre 300 metri è viaggiato al di sotto del proprio record europeo – probabilmente è stato fatale per l’italiano che ha manifestato il suo rammarico ai microfoni Rai: “Mi sento di aver deluso le aspettative, c’era tanta gente e volevo fare bene. Non ho fatto una gara bellissima, ero senza energie. Oggi l’argento era il massimo che potevo ottenere”.
200 farfalla uomini
Nella prima finale della sesta giornata del nuoto in corsia è subito arrivata una medaglia per l’Italia. Merito di Alberto Razzetti che dopo l’oro nei 400 misti ha conquistato il bronzo nei 200 farfalla. L’azzurro è partito fortissimo cercando di stare vicino all’ungherese Kristof Milak, dominatore della competizione. Lo sforzo iniziale, il ligure ha rischiato di pagarlo nell’ultima vasca dove si è visto rimontare dagli avversari ed è stato superato dall’altro magiaro Richard Marton, ma ha comunque chiuso terzo in 1’55″01. Il podio azzurro avrebbe potuto essere doppio visto che anche Giacomo Carini è giunto quarto a pochi centesimi dal connazionale. Il piacentino ha ottenuto il proprio personale e per due vasche era saldamente al terzo posto per poi essere sopravanzato anch’egli da Marton.
200 misti donne
Dopo Cerasuolo anche Sara Franceschi ha ottenuto la prima medaglia in carriera. L’azzurra ha conquistato il bronzo chiudendo in 2’11″38. La livornese ha fatto la differenza nella frazione a rana assicurandosi il bronzo alle spalle dell’israeliana Anastasya Gorbenko e dell’olandese Marrit Steenbergen.
4×200 mista
La penultima giornata del programma del nuoto in corsia si è conclusa con il bronzo della staffetta 4×200 mista. L’Italia di Stefano Di Cola, Matteo Ciampi, Alice Mizzau e Antonietta Cesarano è giunta terza preceduta da Gran Bretagna e Francia. Gli azzurri sono pariti bene con Di Cola che dopo la prima frazione ha cambiato in seconda posizione dietro ai britannici. Nel secondo cambio Ciampi ha subito la rimonta del francese Wissiam-Amazigh Yebba consegnando comunque il testimone a Mizzau in terza piazza con ampio margine sulle nazioni inseguitrici. Vantaggio che la friulana e Cesarano hanno gestito nelle ultime due frazioni assicurando all’Italia il bronzo in 7’31″85.
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Europei nuoto 2022, doppietta azzurra nei 50 rana: Martinenghi-Cerasuolo. Oro anche per Panziera nei 100 dorso. Argento per Paltrinieri
Un'altra giornata trionfale per l'Italia che ha conquistato sette medaglie in altrettante finali. Il milanese e la veneta hanno ottenuto il secondo successo di questa rassegna europea, mentre Paltrinieri ha dovuto cedere all'ucraino Mykhaylo Romanchuk. Bronzi per Alberto Razzetti, Sara Franceschi e per la 4x200 mista
Altra giornata trionfale per l’Italia agli Europei di nuoto di Roma. Gli azzurri nelle sette finali in programma hanno ottenuto altrettante medaglie. Nicolò Martinenghi si è preso la scena anche nella sesta giornata. Il milanese ha conquistato la sua terza medaglia, seconda d’oro, in questa rassegna continentale dimostrando di essere il più forte ranista in circolazione. Secondo successo in pochi giorni anche per Margherita Panziera nei 100 dorso. L’Italia è sempre più padrona del medagliere, anche grazie agli altri podi ottenuti nei tuffi e in vasca.
50 rana uomini
È doppietta azzurra. I 50 rana maschili sono stati dominati dagli azzurri: Martinenghi ha trionfato con il record italiano in 26”33, dimostrando una volta in più il suo strapotere nei confronti degli avversari. Il lombardo ha preso il comando fin dall’uscita dalla subacquea distanziando notevolmente tutti gli altri nuotatori. A cominciare da Simone Cerasuolo, splendido argento. L’emiliano partito in corsia cinque al fianco di Martinenghi ha sfruttato la sua scia ottenendo la prima medaglia internazionale in carriera.
100 dorso femminili
Una rimonta culminata proprio sul blocco d’arrivo quella che ha garantito a Margherita Panziera il secondo oro di questa rassegna europea. La veneta dopo una prima vasca complicata ha recuperato lo svantaggio su tutte le avversarie trionfando per la prima volta in carriera sulla distanza in 59”40. Per l’Italia si tratta del primo successo della storia nei 100 dorso femminili, mentre per la Panziera è la quarta affermazione europea in carriera. L’azzurra ha preceduto l’inglese Medi Harris e l’olandese Kira Toussaint. Chi era partita forte, invece, è Silvia Scalia, prima alla virata dei 50, l’altra azzurra ha poi ceduto nella vasca di ritorno chiudendo quinta.
1500 stile libero uomini
Un testa a testa durato 1000 metri. Gregorio Paltrinieri ha dovuto cedere lo scettro dei suoi 1500 metri a Mykhaylo Romanchuk. L’ucraino è stato autore di una gara intelligente: partito senza forzare, ha alzato il ritmo con il passare delle vasche andando a superare l’azzurro poco dopo metà gara. L’emiliano, dal canto suo, ha tentato una partenza forte per provare a staccare tutti gli avversari. Il piano è riuscito con tutti i rivali tranne con Romanchuk che in 14’36″10 ha conquistato il suo secondo titolo europeo sulla distanza.
Per Paltrinieri è comunque arrivato l’argento in 14’39″79, risultato che gli vale il sesto podio consecutivo agli Europei, così come negli 800. Ma la delusione è tanta per il campione mondiale in carica che voleva l’oro davanti al proprio pubblico. Lo sforzo iniziale – per oltre 300 metri è viaggiato al di sotto del proprio record europeo – probabilmente è stato fatale per l’italiano che ha manifestato il suo rammarico ai microfoni Rai: “Mi sento di aver deluso le aspettative, c’era tanta gente e volevo fare bene. Non ho fatto una gara bellissima, ero senza energie. Oggi l’argento era il massimo che potevo ottenere”.
200 farfalla uomini
Nella prima finale della sesta giornata del nuoto in corsia è subito arrivata una medaglia per l’Italia. Merito di Alberto Razzetti che dopo l’oro nei 400 misti ha conquistato il bronzo nei 200 farfalla. L’azzurro è partito fortissimo cercando di stare vicino all’ungherese Kristof Milak, dominatore della competizione. Lo sforzo iniziale, il ligure ha rischiato di pagarlo nell’ultima vasca dove si è visto rimontare dagli avversari ed è stato superato dall’altro magiaro Richard Marton, ma ha comunque chiuso terzo in 1’55″01. Il podio azzurro avrebbe potuto essere doppio visto che anche Giacomo Carini è giunto quarto a pochi centesimi dal connazionale. Il piacentino ha ottenuto il proprio personale e per due vasche era saldamente al terzo posto per poi essere sopravanzato anch’egli da Marton.
200 misti donne
Dopo Cerasuolo anche Sara Franceschi ha ottenuto la prima medaglia in carriera. L’azzurra ha conquistato il bronzo chiudendo in 2’11″38. La livornese ha fatto la differenza nella frazione a rana assicurandosi il bronzo alle spalle dell’israeliana Anastasya Gorbenko e dell’olandese Marrit Steenbergen.
4×200 mista
La penultima giornata del programma del nuoto in corsia si è conclusa con il bronzo della staffetta 4×200 mista. L’Italia di Stefano Di Cola, Matteo Ciampi, Alice Mizzau e Antonietta Cesarano è giunta terza preceduta da Gran Bretagna e Francia. Gli azzurri sono pariti bene con Di Cola che dopo la prima frazione ha cambiato in seconda posizione dietro ai britannici. Nel secondo cambio Ciampi ha subito la rimonta del francese Wissiam-Amazigh Yebba consegnando comunque il testimone a Mizzau in terza piazza con ampio margine sulle nazioni inseguitrici. Vantaggio che la friulana e Cesarano hanno gestito nelle ultime due frazioni assicurando all’Italia il bronzo in 7’31″85.
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Tel Aviv, 25 feb. (Adnkronos) - Ofri Bibas, sorella dell'ostaggio liberato Yarden Bibas, ha criticato duramente il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, nonché i notiziari, gli utenti dei social media e i diplomatici pubblici, per aver descritto in dettaglio, contro la volontà della famiglia, gli omicidi avvenuti durante la prigionia della moglie di Yarden, Shiri, e dei suoi figli piccoli Ariel e Kfir. Pubblicare tali informazioni nonostante le ripetute richieste della famiglia è stato "un abuso fine a se stesso nei confronti di una famiglia che ha attraversato 16 mesi di inferno e che deve ancora affrontare il peggio", ha sritto Ofri Bibas su Facebook.
Netanyahu ha descritto l'omicidio dei ragazzi in modo molto dettagliato in un discorso tenuto davanti all'America Israel Public Action Committee e, mentre teneva in mano una foto delle vittime, durante una cerimonia militare tenutasi ieri, in seguito alla quale, la famiglia Bibas ha inviato una lettera di diffida a Netanyahu e ad altri uffici governativi, chiedendo loro di smettere di pubblicare dettagli non approvati sugli omicidi, riporta il sito di notizie Ynet.
Washington, 25 feb. (Adnkronos) - "Questa decisione lacera l'indipendenza di una stampa libera negli Stati Uniti". Lo ha detto il presidente della White House Correspondents' Association Eugene Daniels, criticando l'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per aver affermato che d'ora in poi sarà lei stessa a decidere quali giornalisti potranno seguire gli eventi della Casa Bianca. "In un paese libero, i leader non devono scegliere le testate" da accreditare, ha aggiunto.
Washington, 25 feb. (Adnkronos) - La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato durante il briefing di oggi che l'amministrazione determinerà quali organi di stampa faranno parte del pool stampa della Casa Bianca. Attualmente la White House Correspondents Association aiuta a coordinare la copertura del pool.
La Leavitt ha affermato che alle "testate tradizionali" sarà comunque consentito di unirsi al pool, ma ha osservato che l'amministrazione consentirà l'adesione anche ad altri siti. "Sono orgogliosa di annunciare che restituiremo il potere alle persone che leggono i vostri giornali, che guardano i vostri programmi televisivi e che ascoltano le vostre stazioni radio", ha aggiunto.
(Adnkronos) - L'indagine su Twitter International Uk vede due indagati - si tratta di due ex amministratori (un irlandese e un indiano) - che si sono succeduti negli ultimi anni alla guida del social poi rilevato da Elon Musk a fine 2022. L'indagine nasce da un controllo fiscale della Gdf, concluso ad aprile 2024, proprio sulla piattaforma americana, che oggi si chiama 'X', sulla scia delle stesse verifiche fatte su Meta. Il fascicolo è affidato dal pm Giovanni Polizzi, già protagonista di altre indagini sui colossi del web.
Il punto centrale del fascicolo affidato a Polizzi, lo stesso che si è occupato dell'inchiesta su Meta, è l'idea che debbano essere tassate come transazioni commerciali le iscrizioni gratuite alle piattaforme online in cambio della cessione dei propri dati personali, che hanno un valore economico, visto che consentono la profilazione degli utenti.
Solo lo scorso dicembre la procura di Milano ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti dei rappresentanti legali della società di diritto irlandese Meta, titolare dei social Facebook e Instagram. L'inchiesta - ancora aperta - ipotizza per il colosso l'omessa dichiarazione e mancato pagamento - tra il 2015 e il 2021 - dell'Iva per un totale di oltre 877 milioni di euro.
Washington, 25 feb. (Adnkronos) - La Casa Bianca attribuisce il grosso livido sulla mano destra di Donald Trump, che era visibile durante l'incontro di ieri con il presidente francese Emmanuel Macron, alle strette di mano del presidente americano.
"Il presidente Trump è un uomo del popolo", ha affermato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, aggiungendo: "Il suo impegno è incrollabile e lo dimostra ogni singolo giorno. Il presidente Trump ha lividi sulla mano perché lavora costantemente e stringe mani tutto il giorno, tutti i giorni".
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - Sono due i momenti della replica di Daniela Santanchè sottolineati dalle opposizioni, che oggi hanno votato compatte la mozione di sfiducia alla ministra del Turismo. Il primo quello sull''intemerata' del tacco 12 e il glamour, della sinistra che odia la ricchezza. Un tentativo di 'buttarla in caciara' e uscire dal merito, grave, della vicenda, dicono le opposizioni. L'altro passaggio è meno di colore e più inquietante, sostengono, ed è quando la ministra ha detto che alla prossima udienza valuterà le dimissioni "ma lo farò da sola - ha scandito- con me stessa, senza nessuna costrizione e forzatura". Una sottolineatura che, secondo le opposizioni, è un chiaro messaggio a Giorgia Meloni. E fa crescere l'interrogativo: perché la premier Meloni si fa trattare in questo modo? E' la domanda dei parlamentari di minoranza in Transatlantico.
Giuseppe Conte intervenendo in aula nelle dichiarazioni di voto ha dato una sua versione: "Ci sono solo due plausibili spiegazioni. La prima è che lei, Santanchè, ricatta Meloni. Può darsi che all'opposizione abbiate condiviso segreti che oggi mettono in imbarazzo la presidente del Consiglio e allora comprenderemmo perché ogni giorno Meloni dice che non è ricattabile... La seconda è che Fdi dopo aver avuto come motto 'legge e ordine', oggi che siete al potere si sentite casta intoccabile. Il caso Delmastro è l'esempio di questa vostra convinzione di essere al di sopra della legge".
Anche Elly Schlein si rivolge alla premier Meloni: "Cosa le impedisce di far dimettere Santanchè? Come è possibile accettare in silenzio, dopo che Santanchè ha detto che del pressing di Fdi se ne frega, che lei e solo lei decide se dimettersi come se non esistesse una presidente del Consiglio?". E insiste: "Meloni è stata campionessa mondiale di richieste di dimissioni e oggi ha disertato quest'aula, come fa non vergognarsi della sua incoerenza, come fa a non rendersi conto di quanto sia vigliacco il suo atteggiamento di continua fuga da quest'aula e dalla realtà? Dove si è nascosta la premier? Forse sta registrando un altro video, un contributo da inviare a una convention fra motoseghe e saluti nazisti?".
Conte ribatte anche al passaggio 'tacco 12' della ministra: "Lei ha detto che odiamo la ricchezza, ma non dica baggianate, siete voi che avete fatto la guerra ai poveri, che odiate i poveri. Noi odiamo o meglio ancora contrastiamo, la disonestà". Una questione, quella dei tacchi e delle borsette, che fa sbottare Schlein: "Lei viene qui a difendere le borsette, chi difende gli italiani dalla bollette? Noi non siamo qui per fare un processo ma per porre una gigantesca questione di opportunità politica: davanti ad accuse così gravi, per non ledere le istituzioni, avrebbe dovuto dimettersi".
La segretaria del Pd si rivolge quindi alla maggioranza: "Speriamo in un sussulto della maggioranza e dei singoli parlamentari. Se oggi salvate Santanchè dimostrate che a voi interessa difendere i vostri più che difendere l'onore delle istituzioni. Questa non è difesa nazionale, è difesa tribale". Per Elisabetta Piccolotti che interviene a nome di Avs, "il problema non è la ricchezza della ministra, il problema è che quando si è ricchi e non si pagano" gli stipendi ai lavoratori e si umiliano "le persone più povere".
Anche Iv, Più Europa e Azione che non avevano sottoscritto la mozione di sfiducia, hanno comunque dichiarato il voto a favore in aula. "Noi sappiamo che la mozione di sfiducia non sarà approvata, ma chiunque si è accorto che la ministra Santanchè non è sfiduciata da coloro che hanno presentato questa mozione ma dalla sua stessa maggioranza, dalla premier Meloni", dice Davide Faraone di Iv. Per Azione Antonio D'Alessio spiega: "Le mozioni di sfiducia non ci piacciono" e "la ministra non è colpevole fino a prova contraria" ma "è il quadro complessivo che finisce con il restituirci una politica rispetto alla quale scivolano via situazioni che non consentono una azione della ministra libera di condizionamenti". Linea simile a Riccardo Magi di Più Europa: "Per noi Santanché dovrebbe dimettersi" non per le questioni giudiziarie, ma "perché ha inanellato una serie di fallimenti da ministro". Intanto in serata l'aula ha respinto la sfiducia con 206 voti.
Londra, 25 feb. (Adnkronos/Afp) - Il primo ministro britannico Keir Starmer ha confermato che ospiterà colloqui sull'Ucraina con gli alleati nel fine settimana, dopo essere tornato dall'incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca. "Ospiterò diversi paesi questo fine settimana per continuare a discutere di come procedere insieme come alleati alla luce della situazione che ci troviamo ad affrontare", ha detto ai giornalisti.