Il fratello del giudice assassinato in via d'Amelio dice esplicitamente che senza la candidatura dell'ex procuratore generale di Palermo non avrebbe votato i 5 stelle: "Sarò costretto ad esprimere il mio voto anche per un partito, che da quando è diventato tale dopo essere stato un Movimento, è stato una delle più grande delusioni della mia vita"
La candidatura di Roberto Scarpinato nel listino di Giuseppe Conte potrebbe consentire ai 5 stelle di recuperare qualche voto. Soprattutto in Sicilia, storica roccaforte del Movimento: è probabile che l’inserimento in lista dell’ex procuratore generale di Palermo possa contribuire ad attirare il sostegno di una fetta importante di società civile.
A testimoniarlo c’è un post di Salvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso nella strage di via d’Amelio e leader del movimento antimafia delle Agende Rosse. “Fino alle due di stanotte non sapevo per chi avrei votato e neanche se avrei votato. Poiché non voglio rinunciare ad esprimere il mio voto, nessuno dovrebbe farlo, probabilmente avrei finito per dare il mio voto alla lista per cui ho fatto un appello per raccogliere le firme necessarie per potere partecipare alla competizione elettorale e soltanto perché in quella lista sono presenti persone di cui ho stima ma non sapevo niente di altre liste che fanno parte di quella coalizione e la mia scelta sarebbe stata quindi una scelta sofferta”, scrive Borsellino, che nei giorni scorsi aveva invitato i suoi contatti sui social a sostenere la raccolta firme dell’Unione popolare di Luigi De Magistris. “Alle due di questa notte – continua – ho letto per la prima volta il rilancio di agenzia che dava notizia della candidatura di Roberto Scarpinato e la mia unica paura è stata a quel punto di svegliarmi stamattina e rendermi conto che si trattava soltanto di un sogno”.
Il riferimento è alla pubblicazione, sul sito dei 5 stelle, del listino con i 15 nomi scelti da Conte: personalità che saranno candidate in posizione utile all’elezione. Nella lista ristretta anche il nome dell’ex procuratore generale di Palermo, in pensione dal gennaio scorso. “La candidatura di Roberto Scarpinato per me, e spero non soltanto per me, cambia tutto“, prosegue Borsellino. “E’ una scelta estremamente coraggiosa, come quella che lo portò a leggere il 19 luglio di qualche anno fa, in Via D’Amelio, quella lettera ‘Caro Paolo…’ che stava per costargli la nomina a Procuratore Generale a Palermo. Partecipare ad una competizione elettorale gli porterà altri nemici, oltre ai tanti che già ha, perché questo è quello che succede in un paese dove più che i seguaci di un partito esistono i tifosi di un partito”.
Salvatore Borsellino dice esplicitamente che senza la candidatura di Scarpinato non avrebbe votato i 5 stelle. “Io stesso – scrive – se non ho alcun dubbio sulla sua persona, sarò costretto ad esprimere il mio voto anche per un partito, che da quando è diventato tale dopo essere stato un Movimento, è stato una delle più grande delusioni della mia vita. Se potessi scriverei sulla scheda soltanto Roberto Scarpinato e non contrassegnerei alcuna lista ma sarebbe purtroppo un voto nullo e io non voglio rinunciare a fare la mia seppur piccola parte per avere in parlamento un uomo che possa rappresentare la mia speranza di Giustizia e Verità e possa difendere i principi di quella Costituzione che dai risultati di questa elezione potrebbero essere messi seriamente in pericolo”. Insomma: la scelta di Conte d’inserire in lista Scarpinato potrebbe riportare ai 5 stelle i voti di ex sostenitori delusi.