Tra i bambini la classe 0-4 anni è sempre la più colpita (66,6% dei ricoverati); i neonati sotto i sei mesi sono il 37% del totale
L’ondata Omicron 5 sembra aver esaurito la sua forza. E la conferma arriva anche dal report del 16 agosto degli ospedali sentinella aderenti alla rete Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere). La curva dei ricoveri Covid rallenta e il numero complessivo dei pazienti presenti negli ospedali, sia nei reparti ordinari sia nelle terapie intensive, in una settimana è calato del 13,7%. Prosegue dunque per la seconda settimana consecutiva la riduzione dei ricoverati: nella rilevazione del 9 agosto era stato registrato un calo netto del 20%. La percentuale di pazienti ricoverati Per Covid è pari al 42% mentre quella di pazienti Con Covid rappresenta la maggioranza del 58%.
In particolare, sono diminuiti in misura maggiore i pazienti nei reparti Covid ordinari, -13,8%, rispetto alle terapie intensive che hanno ridotto i posti letto occupati del 10,8%. Si tratta, tuttavia, per quanto riguarda le rianimazioni Covid di piccoli numeri. Da sottolineare come i ricoverati in rianimazione, rileva la Fiaso, abbiano tutti un’età media elevata e per oltre il 90% dei casi siano affetti da altre patologie.
Permane, inoltre, la differenza di età tra vaccinati (età media 71 anni) e non vaccinati (67 anni) tra i pazienti in intensiva e, tra loro, i ricoverati Per Covid, che hanno sviluppato una patologia respiratoria tipica della malattia da Covid, sono per il 40% no vax. In calo del 29% i ricoveri Covid negli ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali aderenti al network sentinella di Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere). La scorsa settimana il calo registrato è stato pari al 27%. La classe 0-4 anni è sempre la più colpita (66,6% dei ricoverati); i neonati sotto i sei mesi sono il 37% del totale.