Il sincro misto da tre metri ha portato in dote la quinta medaglia per l’Italia nei tuffi agli Europei di nuoto di Roma. Chiara Pellacani e Matteo Santoro hanno conquistato il bronzo alle spalle della Germania di Lou Massenberg e Tina Putzel e della Gran Bretagna di James Heatly e Grace Reid. Gli azzurri erano partiti forte con i primi due tuffi al termine dei quali comandavano la classifica. Nella terza performance, però, un’imperfezione li ha relegati al terzo posto pregiudicando la rincorsa a oro e argento. Gli italiani hanno poi mantenuto l’ultimo gradino del podio, con un brivido nel tuffo finale. Pellacani e Santoro, infatti, hanno commesso un errore salvando il bronzo per soli 6 centesimi sulla coppia svedese. L’Italia ha chiuso terza con 283.56 punti contro i 2853.50 della Svezia.

La coppia azzurra si presentava all’appuntamento da campionessa in carica, dopo il titolo conquistato nel 2020 a Budapest. L’obiettivo poteva essere riconfermarsi, ma i tedeschi e gli inglesi sono stati autori di una prova pressoché perfetta totalizzando rispettivamente 294.69 e 290.76. Prestazioni contro le quali i due giovani italiani non ha potuto fare nulla. L’età, però, è dalla parte dei due azzurri che hanno già in bacheca un titolo continentale e un argento mondiale ottenuto nella recente rassegna iridata di Budapest. Nello specifico Santoro è un classe 2006 e compirà 16 anni il prossimo 9 ottobre, mentre Pellacani è del 2002 per un totale di 35 anni in due. La diciannovenne, nonostante la giovane età, vanta già 10 medaglie agli Europei, di cui 4 d’oro.

“Questa gara non era affatto facile da affrontare, c’erano tantissime aspettative e una grande pressione da gestire gareggiando in casa. Abbiamo saltato bene, ci siamo divertiti: penso sempre che sia un bronzo vinto piuttosto che un oro perso. I tedeschi e gli inglesi hanno fatto una gran gara, noi abbiamo fatto qualche piccolo errore e di conseguenza abbiamo perso dei punti ma sono soddisfatta”. Ha dichiarato la romana dopo la terza medaglia in tre gare disputate. Consapevole di non aver offerto una prestazione al massimo delle loro potenzialità è, invece, Santoro: “Potevamo saltare molto meglio, ma comunque c’è tantissima gente, non sono abituato, la pressione aumenta; sappiamo fare di più ma è andata così. Le coppie che abbiamo affrontato erano forti, abbiamo fatto il nostro ma non è bastato. Siamo comunque contenti del risultato”

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