Dopo aver presentato la nuova Turbo Study Coupé, Singer toglie i veli alla relativa versione Cabrio: la factory californiana è specializzata in operazioni di restomod – ovvero di restauro e modifica – che coinvolgono le vecchie Porsche 911 raffreddate ad aria, ammodernate tanto nella tecnica quanto nell’estetica. Fino ad oggi Singer, in attività da oltre una decade, ha costruito circa 450 esemplari del modello “Classic”.
Ora, però, gli sforzi produttivi si concentreranno sulle due varianti del modello Turbo, spinte da un 6 cilindri boxer biturbo di 3,8 litri di cubatura, capace di 510 CV di potenza massima, abbinato al cambio manuale a sei marce e alla trazione posteriore. È la prima volta che Singer propone una versione Cabrio delle sue 911 rimasterizzate. Da sottolineare pure la presenza di un potente impianto frenante carboceramico.
Assi nella manica del progetto sono una sofisticata carrozzeria di fibra di carbonio, leggera e resistentissima, e un elegante interno, foderato con pelle e tessuto tartan e abbellito con modanature in Black Forest Wood. Le nuove versioni Turbo metteranno in stand-by la produzione del modello Classic, che viene venduto a prezzi a partire da circa 400 mila dollari. Mentre non ci sono ancora riferimenti di listino per le edizioni Turbo.
Queste ultime si distinguono esteticamente per dettagli “storici” come i paraurti a soffietto ed i passaruota maggiorati. I cerchi di lega riprendono il design dei classici Fuchs pur avendo dimensioni maggiori rispetto agli originali. Inedita, invece, la presa d’aria a livello del passaruota posteriore. Infine, non mancano comfort come i sedili riscaldabili a regolazione elettrica, il climatizzatore automatico, l’infotainment con navigatore e la ricarica wireless per smartphone nella console centrale.