Angelina Jolie avrebbe citato in giudizio l'FBI, sotto falso nome, per fare chiarezza sul caso di presunte violenze avvenuto a bordo del jet privato della coppia, nel 2016
Nella guerra frontale tra Angelina Jolie e Brad Pitt ora entra in gioco anche l’FBI. Tra i due ex coniugi lo scontro è sempre più duro e l’accordo per il divorzio sempre più lontano: alla battaglia per la custodia dei figli e a quella per la divisione del patrimonio (c’è un’azione legale in corso voluta da Pitt che si oppone alla vendita del castello in Provenza dove si sono sposati e dove producono vini premiati in tutto il mondo), si aggiunge ora la causa intentata dalla Jolie, che ha querelato il Bureau per il Freedom of Information Act per il mancato arresto dell’allora marito. Una decisione che ha del clamoroso.
ANGELINA JOLIE HA FATTO CAUSA ALL’FBI – A squadernare l’episodio sono stati alcuni tabloid americani, tra cui Page Six, secondo cui utilizzando il falso nome di Jane Doe, Angelina Jolie ha citato in giudizio l’FBI per fare chiarezza sul caso di presunte violenze avvenuto a bordo del jet privato della coppia, nel 2016. Proprio quel viaggio innescò poche settimane dopo la richiesta di divorzio da parte dell’attrice, che accusò Brad Pitt di atteggiamenti ed episodi aggressivi sia verbalmente che fisicamente nel volo che portava la famiglia dall’America alla Francia. Secondo l’attrice, la lite degenerò tanto che ad un certo punto Pitt cominciò a prendere a pugni il soffitto dell’aereo per poi scagliarsi contro uno dei figli, protetto dalla Jolie che nella colluttazione si ferì a un gomito. “Stai rovinando questa famiglia”, avrebbe urlato Pitt alla Jolie prima di rovesciargli della birra addosso.
LE PRESUNTE VIOLENZE DI PITT, LA DENUNCIA E IL DIVORZIO – Brad Pitt ha sempre negato questa ricostruzione dei fatti, smentendola punto per punto, e proprio dopo quel viaggio Angelina Jolie lo denunciò all’FBI, che però decise di non fermare l’attore. Una scelta contestata ancora oggi dall’attrice, che per questo ha deciso di querelare in maniera “anonima” l’FBI con l’obiettivo di capire come mai le indagini furono archiviate e perché Pitt non venne arrestato. L’inchiesta federale andò avanti e nel 2017, dopo un incontro tra il viceprocuratore e l’agente federale a cui si era rivolta la Jolie, gli inquirenti decisero di non procedere contro Pitt. Ora la diva riapre il caso e chiede attraverso i suoi legali di poter visionare i documenti dell’epoca. E non sono da escludere nuovi colpi d scena.