“Io penso che rimarrò per tutta la vita figlia di Enrico Berlinguer. Soprattutto dal punto di vista dell’impatto emotivo che il nome di mio padre ha ancora sull’opinione pubblica”. Bianca Berlinguer si racconta in un’intervista per Sette del Corriere della Sera, a partire da quel cognome così importante ma a volte anche ingombrante. “All’inizio è stato difficile perché dovevo affermare la mia identità individuale, come accade a tutti figli di personalità pubbliche” ammette, ma precisa: “Però non mi piacciono i ‘figli di’ che si lamentano di esserlo perché in realtà questa condizione ti dà più vantaggi che svantaggi, non bisogna essere ipocriti. E poi nel mio caso io ancora oggi sento il fortissimo affetto che c’è nei confronti di papà, e che in parte è stato riversato su di me, e la cosa mi fa indubbiamente piacere. Però ammetto che ci sono dei casi in cui essere figlia di Berlinguer costituisce un peso”. Questi casi sono quelli in cui la giornalista fa o dice qualcosa che suscita polemiche. Sui social non mancano mai commenti come “tuo padre si sta rigirando nella tomba”. “Una frase ignobile e doppiamente offensiva: nei confronti di papà perché si ha la presunzione di sapere che cosa una persona morta quasi quaranta anni fa penserebbe oggi. E nei miei confronti perché non si ammette che io possa essere indipendente e che possa avere opinioni diverse da quelle che si presume dovrebbe avere avere mio padre”.
Sempre per restare sul fronte privato, Bianca Berlinguer fa sapere che in un futuro non lontano sposerà il compagno Luigi Manconi: “Avevamo fatto il giuramento, poi abbiamo soprasseduto perché c’era stata una forte ondata di ritorno del Covid. Lo faremo il prossimo anno...”. Quanto alla presenza di Mauro Corona a #Cartabianca, il programma che conduce su Rai 3, assicura: “Corona ormai fa parte integrante della ‘famiglia’ di #cartabianca. Fin quando ci sarà la trasmissione ci sarà Corona“.