Per nove anni ha vissuto come un fantasma. Elsa (nome di fantasia) fino a qualche giorno fa viveva una situazione di violenza e di abbandono nella provincia di Napoli. Completamente trascurata dai genitori, è stata alimentata saltuariamente dai fratelli con latte e biscotti e non è mai stata assistita nonostante i segni di fratture scomposte a braccia e gambe e la spina dorsale deformata. Oggi è nella mani dell’associazione “La Casa di Matteo“, tolta ai genitori dai servizi sociali, e la sua vita è cambiata. Al suo fianco, infatti, ci sono educatori e infermieri che si prendono cura di lei.
Da quando è nata la bimba è una sopravvissuta: ha la spina dorsale deformata perché non ha mai dormito in un letto, le sue gambe e le sue braccia riportano segni di fratture scomposte che non sono mai state curate. Secondo una prima ricostruzione da parte degli assistenti sociali, è denutrita perché i genitori non le hanno mai dato da mangiare ed erano i suoi fratelli a sfamarla con qualche biscotto e qualche avanzo dei loro pasti. Resta da chiarire se la sua disabilità sia congenita oppure se sia frutto delle violenze subite. Ora è salva: “Sta cominciando ad interagire con gli altri, a sorridere, a guardarsi intorno, a dormire e mangiare. Tutto ciò può sembrare normale, ma dopo ciò che ha passato è una vittoria”, ha detto Marco Caramanna, presidente della “Casa di Matteo”. Non si tratta di un caso isolato, “di vicende come questa ce ne sono tante e non vengono denunciate. Ci sono sicuramente responsabilità nella rete che dovrebbe tutelare i minori, dalla scuola al servizio sanitario, visto che nessuno in nove anni si è mai accorto di nulla“, ha spiegato. Almeno fino a pochi giorni fa, quando i servizi sociali hanno ricevuto una segnalazione relativa alla situazione di Elsa. La bimba a partire da settembre, riporta il Corriere del mezzogiorno, comincerà un percorso con fisiatri, nutrizionisti e specialisti.