In questo paradiso è facile azzerare lo stress e lasciarsi andare. A Nosy Be staccare la spina e ricaricare le energie è una cosa semplice, naturale. Quest’isola al largo della costa nord-occidentale del Madagascar incanta chiunque con un mare cristallino e spiagge da sogno, orlate da snelle palme da cocco che ombreggiano le giornate tropicali, ma è l’atmosfera che si respira a renderla un luogo speciale, capace di risvegliare i sensi e le emozioni: le coltivazioni di ylang-ylang profumano l’aria dolcemente, come la frutta a chilometro zero maturata al sole, le risate dei locali ritmano canti ispirati che solo l’euforia del tipico rhum Arrangé può intonare, mentre per le strade si balla il Salegy, la musica malgascia che racconta attraverso le note antiche radici africane, influenze arabe e francesi di un recente passato. Nosy Be è atmosfera leggera ma anche natura che affascina e attrae, la meta ideale per una vacanza rilassante ma allo stesso tempo rigenerante, con quel pizzico di avventura che stuzzica l’entusiasmo e la curiosità.
Si parte alla scoperta dell’entroterra tra cascate e laghi vulcanici, per avvistare le mandrie di zebù, si macinano chilometri a bordo di una 4×4 fino al tetto dell’isola, il Mont Passot, per conquistare i panorami più belli che possiate immaginare. Sosta all’albero di Mahatsinjo, tanto pittoresco quanto sacro, uno spettacolo della natura che conta migliaia di rami intrecciati e occupa una superficie di circa 5mila metri quadrati, un monumento naturale a pochi chilometri dalla capitale Hell-Ville, una sosta urbana a colori tra le bancarelle del mercato locale e i gialli tuk tuk, buffi microtaxi che sgommano agilmente nel caos cittadino. Si ingrana la marcia ma con le ridotte per tornare nella giungla e svelare qualche minuscolo villaggio lungo le vie sterrate, come quello di Marodoka, a poca distanza dal capoluogo, dove manciate di capanne si mimetizzano tra le liane di grandi ficus, parco divertimenti di lemuri giocherelloni. Qui le donne malgasce vi accolgono con il sorriso mentre lavorano il delicato fiore del ylang-ylang per l’antica tradizione della distillazione, mentre i discendenti del popolo Sakalava di etnia malgascia, abitanti primigeni di Nosy Be che hanno scelto di vivere in questo piccolo centro, tramandano la trasformazione del cacao e le antiche tradizioni Swahilie. Colori, profumi e sapori sono il segreto di quest’isola, lo stesso incantesimo di un soggiorno fronte mare al SeaClub Amarina, dove Francorosso ha ricreato la stessa magia, unita all’ospitalità e alle proposte uniche che renderanno la vostra vacanza davvero speciale. Cominciate a rilassarvi e ascoltare il vostro respiro che si confonde con il suono delle onde ad un passo da voi. “Mora mora”
Giungla, laghi e fiori: il richiamo di Madre Terra
Iniziare la giornata fronte mare è l’incipit del benessere per chi ama il blu, farlo in un’isola ai tropici è la pace dei sensi. Il SeaClub Amarina affaccia direttamente sulla bella spiaggia di Amporaha, un nastro di sabbia fine e candida che si immerge nelle acque dell’Oceano Indiano, in questa parte dell’isola calme e riparate dai venti. Si tratta della Laguna di Ambohiday, un tratto di costa a nord – ovest di Nosy Be, nel cuore di un parco tropicale ammantato da una fitta vegetazione e piantagioni di Ylang-Ylang e di Patchouli, una curiosa simbiosi endemica dell’isola: quest’ultima, che non ama il caldo sole, cresce all’ombra della più grande creando un intreccio dal profumo inebriante.
Qui la natura è una continua sorpresa, dalle piccole curiosità della botanica ai giganti della geologia come il maestoso Mont Passot, collina di origine vulcanica, fino agli specchi d’acqua dolce. Nell’isola si contano ben dodici bellissimi laghi vulcanici dove è proibito fare il bagno per la sacralità dei luoghi e per non adirare i numerosi coccodrilli che li abitano. Godetevi la visione rinfrescante della Cascata di Ampasindava orlata da felci giganti, una vista primordiale come lo spettacolo della Riserva Naturale di Lokobe. Quest’area, di circa 740 ettari, poco ha mutato nel corso dei millenni ed è rimasta un vero e proprio Eden in cui vivono intere colonie di lemuri macaco che amano pavoneggiarsi con mille acrobazie, ma anche piccoli animali discreti, molto difficili se non impossibili da notare per colore e dimensione: si tratta della Brochesia Minima, il camaleonte più piccolo del mondo che misura solo pochi millimetri.
Mare, spiagge e coralli: il richiamo del blu
Se a Nosy Be la natura di terra è uno spettacolo, immaginate quella in fondo al mare. A poca distanza dalle coste dell’isola si svela, tra le trasparenze di acque poco profonde, la terza barriera corallina al mondo per numero di coralli, un’incredibile varietà che conta ben 2.500 specie diverse. Non è un caso se l’isola è una delle mete più amate del pianeta tra gli appassionati di diving e incanta i turisti curiosi che amano lo snorkeling. Anche chi non ha dimestichezza con maschera e boccaglio può fare questa bellissima esperienza grazie alle proposte di SeaClub Amarina, e svelare un mondo sotto le onde ammantato da coralli e popolato da tantissime varietà di pesci e molluschi. Le opportunità per vivere il mare sono tantissime, con la possibilità di noleggio attrezzatura presso il diving center dedicato, e una lunga lista di escursioni in barca. Vita di mare ma anche da spiaggia, in total relax. L’isola offre mezzelune di sabbia color cipria e lunghi e candidi litorali. Alcune delle più belle sono Chanty Beach ad ovest, e le due baie sorelle di Ambatoloaka e Ambondrona a sud-ovest, tanto vicine da formare un unico paradiso di 4 chilometri. Tappa anche la spiaggia di Ampasindava, situata nella parte sud dell’isola, nella magnifica Riserva Naturale di Lokobe, natura da vivere ed ascoltare per sentirsi parte di essa.