È scomparsa a 91 anni Lorenza Carlassare, giurista sempre schierata in difesa della Costituzione, punto di riferimento – anche per Il Fatto Quotidiano – su valori e principi della Carta. Nel 2016 si è impegnata contro la proposta di revisione costituzionale Renzi-Boschi e per il No al referendum confermativo del 4 dicembre. Nel 2020 ha invece sostenuto il sì al referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari. Nel 2014 il Movimento 5 Stelle l’aveva proposta per la presidenza della Repubblica. Centinaia di lettori del Fatto l’hanno indicata come il loro candidato preferito anche lo scorso gennaio, durante la nuova corsa per il Colle. Negli stessi giorni la costituzionalista ha firmato, insieme a un gruppo di autorevoli studiosi di diritto, l’appello contro la candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale, definita “un’offesa alla dignità della Repubblica e di milioni di cittadini italiani”.
Professore emerito di Diritto costituzionale a Padova, nell’ultima intervista a Silvia Truzzi sul Fatto – due mesi dopo l’inizio della guerra in Ucraina – ha ricordato che “la Costituzione italiana è pacifista” e “la guerra difensiva è l’unica consentita, le controversie internazionali vanno risolte per via negoziale”. Dunque “non esistono”, in base alla Carta, “ragioni diverse dalla necessità di rispondere a un attacco armato sul proprio territorio che possano legittimare la guerra. L’anno scorso aveva bocciato l’ipotesi – ventilata dal leghista Giancarlo Giorgetti – di un semipresidenzialismo de facto in cui il presidente della Repubblica allarga le sue funzioni approfittando della politica debole: “È inammissibile una prassi che stravolga i principi fondamentali del sistema costituzionale. È una tesi che non sta in piedi. A me pare sia un attacco alla Costituzione”.
La carriera: “Dopo il matrimonio mi tolsero l’assegno da assistente” – Carlassare è stata la prima donna a vincere una cattedra di Diritto costituzionale in Italia. Ma la sua carriera accademica, come ha raccontato sempre al Fatto nel 2017, è stata in salita: “Anche volendo, non avrei potuto fare il magistrato. Era in vigore una legge fascista del 1919 che escludeva le donne dalla magistratura oltre che da funzioni dirigenziali nella Pubblica amministrazione”. Giovanissima laureata in Giurisprudenza con 110 e lode – la migliore dell’università di Padova – negli anni Cinquanta ebbe un assegno da “assistente straordinario“. Che immediatamente dopo il matrimonio le fu tolta perché – come le raccontò un docente che aveva partecipato alla riunione in cui fu presa la decisione – “una donna sposata non può avere interessi scientifici”.
Le dimissioni dalla commissione per le riforme costituzionali – La giurista ha fatto parte della commissione per le riforme costituzionali istituita, durante la XVII legislatura, per studiare proposte di modifica della seconda parte della Costituzione. Si è dimessa, nel luglio 2013, in polemica con la sospensione per alcune ore dei lavori parlamentari ottenuta dal Popolo della Libertà dopo che era stata fissata l’udienza per il ricorso in Cassazione contro la sentenza del processo Mediaset: ha spiegato di considerarla una “disfatta morale” e “un’intimidazione verso la Cassazione”. L’1 agosto Silvio Berlusconi sarebbe stato condannato in via definitiva per frode fiscale.
Le reazioni – Il presidente nazionale dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, sui social ha postato un saluto a Lorenza Carlassare “a nome mio e di tutta l’ANPI. Ricordo una donna libera e coraggiosa, il suo battagliare per la convivenza civile e pienamente democratica, per la moralità delle Istituzioni, per la loro radice antifascista. Una donna di carattere costituzionale. La sua scomparsa è una grave perdita per il nostro Paese. Terremo vive la sua intelligenza e la sua passione“. Enrico Letta twitta: “Con Lorenza Carlassare scompare una giurista di fama che ha profondamente segnato il dibattito costituzionale nel nostro Paese. Sempre a difesa della Carta e dei suoi principi fondamentali”.
Cronaca
Addio a Lorenza Carlassare, la giurista punto di riferimento su valori e principi della Costituzione. Aveva 91 anni
Nel 2016 si è impegnata contro la proposta di revisione costituzionale Renzi-Boschi e per il No al referendum confermativo del 4 dicembre. Nel 2020 ha invece sostenuto il sì al referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari. Nel 2014 il Movimento 5 Stelle l'aveva proposta per la presidenza della Repubblica
È scomparsa a 91 anni Lorenza Carlassare, giurista sempre schierata in difesa della Costituzione, punto di riferimento – anche per Il Fatto Quotidiano – su valori e principi della Carta. Nel 2016 si è impegnata contro la proposta di revisione costituzionale Renzi-Boschi e per il No al referendum confermativo del 4 dicembre. Nel 2020 ha invece sostenuto il sì al referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari. Nel 2014 il Movimento 5 Stelle l’aveva proposta per la presidenza della Repubblica. Centinaia di lettori del Fatto l’hanno indicata come il loro candidato preferito anche lo scorso gennaio, durante la nuova corsa per il Colle. Negli stessi giorni la costituzionalista ha firmato, insieme a un gruppo di autorevoli studiosi di diritto, l’appello contro la candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale, definita “un’offesa alla dignità della Repubblica e di milioni di cittadini italiani”.
Professore emerito di Diritto costituzionale a Padova, nell’ultima intervista a Silvia Truzzi sul Fatto – due mesi dopo l’inizio della guerra in Ucraina – ha ricordato che “la Costituzione italiana è pacifista” e “la guerra difensiva è l’unica consentita, le controversie internazionali vanno risolte per via negoziale”. Dunque “non esistono”, in base alla Carta, “ragioni diverse dalla necessità di rispondere a un attacco armato sul proprio territorio che possano legittimare la guerra. L’anno scorso aveva bocciato l’ipotesi – ventilata dal leghista Giancarlo Giorgetti – di un semipresidenzialismo de facto in cui il presidente della Repubblica allarga le sue funzioni approfittando della politica debole: “È inammissibile una prassi che stravolga i principi fondamentali del sistema costituzionale. È una tesi che non sta in piedi. A me pare sia un attacco alla Costituzione”.
La carriera: “Dopo il matrimonio mi tolsero l’assegno da assistente” – Carlassare è stata la prima donna a vincere una cattedra di Diritto costituzionale in Italia. Ma la sua carriera accademica, come ha raccontato sempre al Fatto nel 2017, è stata in salita: “Anche volendo, non avrei potuto fare il magistrato. Era in vigore una legge fascista del 1919 che escludeva le donne dalla magistratura oltre che da funzioni dirigenziali nella Pubblica amministrazione”. Giovanissima laureata in Giurisprudenza con 110 e lode – la migliore dell’università di Padova – negli anni Cinquanta ebbe un assegno da “assistente straordinario“. Che immediatamente dopo il matrimonio le fu tolta perché – come le raccontò un docente che aveva partecipato alla riunione in cui fu presa la decisione – “una donna sposata non può avere interessi scientifici”.
Le dimissioni dalla commissione per le riforme costituzionali – La giurista ha fatto parte della commissione per le riforme costituzionali istituita, durante la XVII legislatura, per studiare proposte di modifica della seconda parte della Costituzione. Si è dimessa, nel luglio 2013, in polemica con la sospensione per alcune ore dei lavori parlamentari ottenuta dal Popolo della Libertà dopo che era stata fissata l’udienza per il ricorso in Cassazione contro la sentenza del processo Mediaset: ha spiegato di considerarla una “disfatta morale” e “un’intimidazione verso la Cassazione”. L’1 agosto Silvio Berlusconi sarebbe stato condannato in via definitiva per frode fiscale.
Le reazioni – Il presidente nazionale dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, sui social ha postato un saluto a Lorenza Carlassare “a nome mio e di tutta l’ANPI. Ricordo una donna libera e coraggiosa, il suo battagliare per la convivenza civile e pienamente democratica, per la moralità delle Istituzioni, per la loro radice antifascista. Una donna di carattere costituzionale. La sua scomparsa è una grave perdita per il nostro Paese. Terremo vive la sua intelligenza e la sua passione“. Enrico Letta twitta: “Con Lorenza Carlassare scompare una giurista di fama che ha profondamente segnato il dibattito costituzionale nel nostro Paese. Sempre a difesa della Carta e dei suoi principi fondamentali”.
PERCHÉ NO
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(Adnkronos) - "La scomparsa di Fulco mi addolora profondamente. Con lui ho condiviso anni di passione e impegno per la tutela dell’ambiente: io come presidente del Wwf Italia dal 1992 al 1998 (e membro del Board internazionale con il principe Filippo), lui come figura guida e poi presidente onorario dell’associazione, dopo la breve parentesi politica che lo aveva tenuto lontano. Fulco è stato un punto di riferimento per tutti noi che ci siamo dedicati alla salvaguardia della natura. Le sue idee, la sua capacità di coinvolgere e di trasmettere amore per la biodiversità resteranno un esempio prezioso". Lo afferma Grazia Francescato, già presidente dei Verdi e del Wwf Italia, ricordando Fulco Pratesi.
"Insieme -ricorda- abbiamo sognato e lavorato per un mondo più giusto e sostenibile, dividendoci persino la stessa scrivania pur di coordinare al meglio le nostre iniziative. In questo momento di grande tristezza voglio ricordarlo come un uomo coerente e generoso, che non ha mai smesso di credere nella forza delle idee e nell’importanza di agire in difesa del nostro pianeta. Ai suoi familiari e a tutti coloro che gli hanno voluto bene va il mio sentito cordoglio. Fulco resterà sempre nel mio cuore e in quello di tutti coloro che l’hanno conosciuto e hanno collaborato con lui. Il suo insegnamento e la sua dedizione alla natura continueranno a ispirare il nostro lavoro e le prossime generazioni".
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Vicinanza e solidarietà da parte di Fratelli d’Italia alle forze dell’ordine che anche oggi sono state bersaglio di violenze ingiustificate da parte dei soliti professionisti della violenza ormai sempre più coccolati dalla sinistra locale, che questa volta hanno cercato di colpire la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università bolognese alla presenza del ministro Bernini e al rettore, a cui va la nostra vicinanza”. Così Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - Il Partito democratico parteciperà domani alle manifestazioni a sostegno dell’Ucraina e dell’Europa organizzate da Azione. Parteciperanno fra gli altri Cristina Tajani e Simona Malpezzi a Milano e Alberto Losacco, Francesca La Marca, Pier Ferdinando Casini, Filippo Sensi e Andrea Casu a Roma.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Nelle ultime ore il collega del M5S Colucci sembra essere pervaso da una particolare agitazione. Ieri ha rivolto attacchi sguaiati al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Fazzolari, 'reo' di aver giustamente ribadito l'importanza del lavoro che sta svolgendo la commissione d'inchiesta sul Covid; oggi se la prende con me, perché ho evidenziato come le fonti stampa continuino a gettare pesanti ombre sull’operato del Governo presieduto dal suo capo Conte e dell’allora commissario Arcuri. Rispediamo al mittente le risibili accuse di Colucci e continuiamo a lavorare per far luce a 360 gradi sulla disastrosa gestione politica della pandemia". Lo afferma il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Ciancitto, vicepresidente della commissione Covid.
"Lo dobbiamo -aggiunge- alle vittime, ai loro familiari, ai contribuenti italiani costretti a un maxi-risarcimento per lo scandalo mascherine e a chi ancora porta i segni fisici e psichici di quella triste stagione storica”.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - Dopo gli appuntamenti di domani a Londra (l'incontro alle 11 con il premier britannico, Keir Starmer, e poi il summit dei leader europei sull'Ucraina) il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, martedì 4, alle 10.30, parteciperà alla Scuola ufficiali dell’Arma dei carabinieri alla cerimonia di inaugurazione dell'Anno accademico 2024/25. Nel pomeriggio, alle 15:30, a palazzo Chigi incontrerà il presidente della Lituania, Gitanas Nausėda.
Mercoledì 5 alle 11 incontro con l'Unione delle Camere penali e alle 15:30 con l'Associazione nazionale magistrati. Giovedì 6 infine alle 10 a Bruxelles il Consiglio europeo straordinario.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - “Se lo dovessi incontrare, chiederò all'ex amministratore delegato dell’Enel, l’ingegnere Francesco Starace, a nome di chi parla quando denigra il ricorso all'energia nucleare. C'è qualcuno alle sue spalle? Gli chiederò anche chi c'era alle sue spalle, ma lo sappiamo. Si trattava di Matteo Renzi, quando creò Open Fiber mettendo l’Enel nel campo delle telecomunicazioni al quale era estraneo. Una vicenda che è costata cifre colossali allo Stato e delle quali prima o poi bisogna chiedere la restituzione a Renzi ed a Starace". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri.
"Così -aggiunge- potremmo finanziare il nucleare in abbondanza. Starace dà cattivi consigli avendo dato nel passato pessimi esempi. Per quanto riguarda poi alcuni affari che hanno visto al centro Open Fiber siamo pronti a un confronto pubblico per spiegargli alcune stranezze che lui conosce benissimo con valutazioni e cifre sulle quali forse la magistratura avrebbe dovuto indagare”.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Come ex ministro e sottosegretario alla presidenza del Consiglio auspico che il Governo italiano partecipi con convinzione, senza se e senza ma, allo sforzo collettivo dell'Europa di solidarietà con l'Ucraina". Lo afferma Carlo Giovanardi (Popolo e libertà). "La comune appartenenza alla Nato con gli Stati Uniti -aggiunge- non ci sottrae infatti al dovere di criticare gli amici d'oltreoceano quando in mondovisione non rispettano chi da anni difende il suo popolo da una brutale aggressione da parte della Russia".