Il musicista fa sapere di non essere né impegnato né tantomeno sposato: "Mai messo la fede. Ci siamo lasciati quando Edo aveva due anni, ora ne ha cinque" dice parlando della mamma di suo figlio
“Sono single da un pezzo. Attenzione però: sono un papà single“. Alex Britti si racconta in una lunga intervista al Corriere della Sera. Il musicista romano è padre di Edoardo, e quando gli si fa notare che lo danno per sposato con la mamma del piccolo lui replica: “Mai messo la fede. Ci siamo lasciati quando Edo aveva due anni, ora ne ha cinque. È un bimbo sereno, vive metà mese con me e l’altra metà con la mamma”. Quando lui e il figlio sono insieme fanno di tutto: “Lo lavo, lo vesto, ci chiacchiero, lo porto a scuola, gli ho pure insegnato a nuotare. Giochiamo: pallone, racchettoni, le lotte con i Pokémon, andiamo a cercare i ragni in giardino. A due o tre anni mi chiedeva sempre la chitarra, ora non più. Però canta bene, è intonato e conosce tutte le sigle dei cartoni animati. Se da grande volesse suonare, core de papà, per me sarebbe una gioia”.
Musica a parte, l’altra grande passione di Alex Britti è la Roma, e a tal proposito ammette che non è Francesco Totti il suo idolo calcistico: “Sono tifoso da sempre e vado allo stadio. Totti è stato un calciatore importante, ma rimango pragmatico e poco romantico. Lo stimo come atleta e come uomo. Me lo ricordo giovane, abitava vicino a casa mia. Ci incontravamo al supermercato. Chi veniva a fare la spesa ci vedeva chiacchierare davanti agli scaffali della pasta: ‘Cosa preferisci: spaghetti o bucatini?’. Totti ha cambiato casa quando si è sposato. Ma ci siamo rivisti a una festa natalizia della Roma, prima del Covid. Io ho bevuto un prosecco, lui un succo d’arancia. È una persona eccezionale, carina, gentile, educatissima, umile nonostante quello che è diventato. I miti però appartengono ai sogni che si fanno da ragazzini. E per quelli della mia generazione l’idolo era Falcao. Mi dispiace, non volermene France’, te vojo bene“.