“Chiediamo al Presidente del Consiglio Mario Draghi di fare un atto semplice per ridurre l’illegalità di queste elezioni. La firma digitale è ammessa per tutti i rapporti con la pubblica amministrazione tranne in questo caso perché i partiti della “casta” non hanno bisogno di raccogliere le firme” dice Marco Cappato in presidio davanti a palazzo Chigi con i candidati della lista Referendum e democrazia. “Abbiamo fino a lunedì mattina per raccogliere firme sul sito in modalità digitale, se la democrazia non torna nell’agenda Draghi allora la nostra lista sarà esclusa dalle elezioni – continua Cappato – E’ una discriminazione per coloro che non fanno già parte del Parlamento, abbiamo già ottenuto la firma digitale per i referendum in primavera non c’è nessun motivo al mondo perché non si possa fare per queste elezioni, evidentemente la casta degli esentati non vuole che altri possano concorrere al gioco”.