Chi sta per affittare casa come prima spesa da affrontare avrà la cauzione d’affitto o deposito cauzionale. Vediamo cos’è, quando bisogna versarlo e come.

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Quando va dato e come funziona il deposito cauzionale?

Si tratta di una somma di denaro richiesta dal locatore al locatario, prima di firmare il contratto di locazione. La sua funzione è di tutelare il proprietario dell’immobile da eventuali danni che l’inquilino potrebbe arrecare all’appartamento durante il periodo della sua permanenza.

L’ordinamento italiano prevede che il deposito cauzionale non superi tre mensilità dell’affitto richiesto.

Cauzione d’affitto: come versarla

La somma destinata alla cauzione può essere versata in tre modi:

  • mediante un libretto di risparmio postale o bancario al portatore, solo se la somma da versare è al di sotto i 1000 euro.
  • Attraverso una garanzia fideiussoria, bancaria o assicurativa.
  • con un versamento di denaro in contanti.

Cauzione: quando viene restituita

Quando cessa il rapporto contrattuale tra affittuario e locatore cessa la funzione di garanzia svolta dal deposito cauzionale e scatta l’obbligo della sua restituzione immediata.

Invece, spesso, succede che vi siano ritardi o rifiuti nella restituzione dell’importo da parte del locatore.

In realtà, il conduttore dovrebbe riconsegnare subito la cauzione non appena l’affittuario rilascia l’immobile e se dovesse riscontrare che il locale è stato danneggiato rispetto a come era stato consegnato al conduttore gli sarebbe consentito, solo successivamente, di proporre una domanda giudiziale per l’accertamento dei danni e l’attribuzione del risarcimento.

Il conduttore, a sua volta, ha dieci anni di tempo per chiedere la restituzione della cauzione agendo giudizialmente.

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