Licenziati tredici operatori socio sanitari della Rsa “Stella Maris” di Manfredonia, in provincia di Foggia. Il provvedimento di licenziamento segue gli episodi di maltrattamenti e di violenza sessuale a danno dei pazienti della casa di riposo. A comunicarlo è la Cooperativa Santa Chiara, che fa sapere come la decisione sia scattata non solo per i quattro operatori sanitari arrestati perché accusati, a vario titolo, di maltrattamenti e abusi a danno di degenti ultra 80enni, ma anche per “quei lavoratori che, pur avendo assistito agli episodi incriminati o avendone avuto conoscenza, non hanno tempestivamente informato la dirigenza e la società di quanto stava avvenendo”.
L’istituto riferisce che “la quasi totalità degli ospiti (73 su 78) ha confermato la propria fiducia nella struttura e nella dirigenza; tra questi sono tuttora presenti anche alcuni di quelli che hanno subito le imperdonabili violenze da parte degli OSS indagati”. La dirigenza della Rsa ha avviato un’indagine interna. La proprietà della struttura ha operato nuove assunzioni, compresa quella di un responsabile del servizio di assistenza diretta e coordinatore socio-sanitario della struttura che collaborerà con la direzione nella gestione del personale”.
Le vittime delle violenze al centro dell’inchiesta sono almeno 14, tutte affette da patologie senili. Due pazienti ultra 80enni, un uomo ed una donna, hanno subito anche violenze sessuali durante le operazioni di igiene personale. Dall’ordinanza si apprende che i pazienti venivano picchiati in bagno tramite il soffione della doccia. Non solo, uno degli indagati avrebbe anche infilato il cotton fioc nel padiglione auricolare di un degente con una violenza tale da fargli uscire il sangue dall’orecchio. Alcuni anziani sono stati anche colpiti al volto con i pannoloni durante il cambio intimo. Altri pazienti, invece, venivano afferrati per i capelli con così tanta violenza da sollevarli dal cuscino. Gli anziani, inoltre, venivano minacciati o insultati con aggettivi offensivi.