Una serie di frasi razziste, tirando in mezzo il ‘gommone’ degli immigrati e pure il ‘Ku Klux Klan’: nel giro di poche ore il giovane attaccante della Roma Felix Afena-Gyan è stato travolto dagli insulti di alcuni tra i suoi stessi tifosi. Il motivo? È stato inspiegabilmente accusato – senza nessuna conferma – di essere il responsabile del grave infortunio a Georginio Wijnaldum: il neo-acquisto giallorosso in allenamento si è procurato una frattura alla tibia destra. Per il centrocampista significa un lungo stop: lo si rivedrà in campo solo nel 2023. Tanta è stata la veemenza degli insulti razzisti contro Afena-Gyan, che il tecnico Josè Mourinho ha deciso di intervenire con un durissimo post su Instagram: “Coloro che hanno dato il via alle voci secondo cui un ragazzo eccezionale come Felix potrebbe essere responsabile di quello che è successo, sono una vera feccia“, ha scritto il portoghese.
“A volte il calcio può essere una m**da – esordisce Mou nel post – In sole due settimane Gini è diventato uno di noi per via delle sue qualità umane (le sue qualità calcistiche le conoscevamo già). Purtroppo, in un incidente molto sfortunato ha avuto un brutto infortunio che lo terrà lontano dal campo per molto tempo”. “Ma a volte non è solo il calcio ad essere una m**da, le persone possono anche esserlo”, ha attaccato Mourinho, difendendo il suo giocatore. “Stiamo tutti insieme stasera: giochiamo per la Roma, per Gini e per Felix“, conclude il suo post su Instagram.
Poco dopo anche lo stesso Afena-Gyan ha deciso di postare un suo messaggio in una storia Instagram: “Prima di presumere prova a chiedere. Prima di arrivare alla conclusione prova a chiarire. Prima di giudicare prova a conoscere tutta la storia. E’ difficile battere una persona che non si arrende mai”, ha scritto il giovane attaccante. Sullo sfondo una sua foto con la maglia della Roma.
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