Il nigeriano naturalizzato olandese ha già svolto le visite mediche a Udine. Nel 2019 il suo trasferimento in Italia saltò quando ormai mancava solo la firma: il calciatore disse di aver visto Dio, che lo ha spinto a non accettare
L’Udinese ha un nuovo esterno destro…se Dio vuole. Sì, perché la società friulana che aveva da sostituire Brandon Soppy, passato all’Atalanta in questi ultimi giorni di mercato, ha puntato sul nigeriano naturalizzato olandese Kingsley Ehizibue. Cosa c’entra la volontà di Dio? Chi crede risponderebbe “tutto” e Kingsley è evidentemente tra questi, considerando i suoi trascorsi. Sì, perché il laterale era già stato sul punto di arrivare in Italia, quando nel 2019 il Genoa gli mise gli occhi addosso.
La storia – All’epoca il 24enne gioca nel Pec Zwolle, in Eredivisie: un fine intenditore di calcio come Giorgio Perinetti, allora direttore sportivo del Genoa, decide che vale la pena portarlo in maglia rossoblu, già a gennaio nel mercato di riparazione. La trattativa va a buon fine: 3 milioni più 2 di bonus alla società olandese e Kingsley, dopo un viaggio piuttosto travagliato per arrivare in Italia complice un meteo non proprio favorevole, si presenta col papà alle visite mediche al Porto Antico. All’atto della firma del contratto però il calciatore dice no. Non che una trattativa sfumata all’ultimo di questi tempi sia una gran notizia: sono le motivazioni che semmai colpiscono. Sì perché quando Perinetti chiede cosa abbia fatto saltare un accordo ormai chiuso, Ehizibue dice di aver visto Dio. Non solo una visione, però, ma anche un intervento da parte dell’Altissimo che spinge il calciatore a non accettare e a restare al Pec Zwolle. Non può nulla a quel punto Perinetti che prova a far intervenire anche il mister Cesare Prandelli per convincere Kingsley a tornare sui suoi passi: con tutta la stima per Cesarone, ma di fronte alla parola di Dio… E allora Kingsley torna in Olanda, per poi passare al Colonia alla fine di quella stagione: club evidentemente più gradito a Dio rispetto al Genoa.
Non è l’unica “intromissione” in cose di campo: si ricorderà di Taribo West che all’epoca dell’Inter, seduto in panchina, toglie tuta e si prepara ad entrare in campo avvisando il mister Marcello Lippi dell’ordine testè ricevuto da Dio a scendere sul terreno di gioco. Non si mostrò impressionato il futuro Ct Campione del Mondo, che avvisò West di non aver ricevuto le stesse indicazioni dall’Altissimo, rispedendolo in panchina.
Ehizibue ora è a Udine per le visite mediche e la firma, pronto a giocare con l’Udinese…se Dio vorrà.