Post che negano l’esistenza del Covid, definito “la grande truffa”, il distanziamento sociale ritenuto una nuova forma di fascismo. Sono solo alcuni dei post social pubblicati negli anni da Angelo Di Lena, consigliere comunale uscente di Pulsano, nonché consigliere dell’Unione dei comuni del versante orientale della Provincia di Taranto e oggi candidato tra le fila della squadra centrista nel collegio uninominale Puglia 08, nonostante un passato nella Lega.
“Quella del coronavirus è una grande truffa. Si tratta di un’epidemia dichiarata che non miete – come le vere epidemie – masse indistinte di persone, ma che invece uccide in massa i diritti di libertà e la dignità di tutti”, si legge in un suo post su Facebook del 12 aprile 2020. Il Covid, sosteneva in piena pandemia, “vieta alle persone di autodeterminarsi e abitua la popolazione ad accettare come normalità la sospensione dei propri diritti“.
Ma questa non è stata l’unica uscita complottista e negazionista sul coronavirus. Pochi giorni dopo, in occasione della Festa della Liberazione dal nazifascismo del 25 aprile, era tornato a paragonare le misure anti-Covid alle restrizioni del Ventennio. “Penso a quanti questo 25 aprile canteranno Bella Ciao reclusi in casa con l’esercito che blinda le strade, i droni che sorvegliano le strade e le loro teste dall’alto e naturalmente l’applicazione da scaricare al cellulare per controllare ogni movimento. In sintesi urlano contro il fascismo ed insieme accettano con la più idiota subalternità la sua nuova figura che è quella del distanziamento sociale e del nuovo ordine mondiale reso ancora più forte dal virus. Se avessimo appreso qualcosa dal 25 aprile oggi saremmo in prima linea a combattere contro il nuovo potere, che non è più quello clerico-fascista, ma quello nichilista relativista e permissivo della civiltà dei consumi e oggi dello Stato terapeutico globalista che in nome della sanità vi toglie le più banali libertà”.