“Dalla morte di Halyna Hutchins mi hanno allontanato dalla produzione di cinque film importanti”. A quasi un anno dalla morte “accidentale” della direttrice della fotografia del film Rust, provocato da una pistola inaspettatamente carica maneggiata in scena dall’attore, è stato lo stesso Alec Baldwin alla CNN a ricordare come l’ultimo anno passato sia stato professionalmente ed emotivamente uno sfacelo. “Sono stato licenziato da un altro lavoro ieri“, ha spiegato. “Ero pronto per andare sul set, saltare su un aereo… Ho parlato con questi ragazzi per mesi e ieri mi hanno detto che non volevano fare il film con me per la solita ragione (l’uccisione della Hutchins ndr)”. Baldwin ha anche affermato che da quanto l’ex presidente Trump ha pubblicamente dichiarato che l’attore (nel passato protagonista di una parodia di The Donald al Saturday Night Live ndr) ha ucciso intenzionalmente la Hutchins teme ogni giorno per la sua incolumità in quanto riceve continuamente insulti e minacce di morte. “Se non avessi avuto mia moglie, non so dove sarei in questo momento… Se non avessi lei, probabilmente mi sarei licenziato, mi sarei ritirato, me ne sarei andato, avrei venduto tutto ciò che possedevo”. Infine sul fronte giudiziario, parte cospicua dell’intervista alla CNN, Baldwin ha nuovamente puntato il dito sulla responsabilità dirette avute nell’omicidio della Hutchins, da Hannah Gutierrez Reed, che ha servito come armiere e assistente agli oggetti di scena nel film, e dall’assistente alla regia Dave Halls, che le ha consegnato la pistola.