Fratelli D’Italia sta dando il peggio di sé in una campagna in cui dapprima si condivide un video che viola la privacy di una vittima di stupro per mera speculazione elettorale che alimenta xenofobia, e poi si stigmatizzano disturbi come obesità, autolesionismo e disturbi alimentari definendoli “devianze giovanili”.
Lo stupro viene inflitto più spesso da parenti, amici, fidanzati, ex, mariti, padri, nonni, di nazionalità italiana. E in ogni caso è violenza di genere, causa ne è la cultura dello stupro e la misoginia che esponenti di destra spesso diffondono. Sarebbe il caso di parlare di corsi di educazione al rispetto dei generi e del consenso da praticarsi nelle scuole. Ma la destra ama spostare l’attenzione salvando il maschio bianco, etero e italico, ammantato da una cortina di impunibilità.
A stuprare ragazze straniere spesso sono membri delle forze dell’ordine o militari: di processi in Italia che hanno oggetto condanne nei confronti di carnefici in divisa ne abbiamo visti tanti. A stuprare spesso sono fascisti che praticano lo stupro in termini educativi contro femministe e lesbiche. Anche questo si può rintracciare tra le pagine di cronaca.
Chi stupra non è malato né immigrato, ma è un figlio sano del patriarcato, qualunque sia la provenienza, e le vittime sono donne, spesso straniere, non tutelate per via di una legislazione razzista che le condanna a subire ricatti per poter guadagnare qualcosa in luoghi in cui serve una carta di soggiorno. Molte sono le colf e badanti straniere che subiscono molestie e stupri da parte dei datori di lavoro. Molte sono le donne straniere stuprate e uccise da italiani alla ricerca di servizi sessuali con l’optional dello snuff movie. Molti sono i figli italici di questa nazione che praticano revenge porn contro donne che non hanno strumenti per difendersi.
Vogliamo parlare di devianze? Ricordo che l’ideale del corpo sano e mente sana sono di matrice fascista e che l’eugenetica e l’eutanasia coatta erano strumenti nazisti. Ricordo che le donne venivano rinchiuse in manicomi a subire elettroshock per anni per togliere di torno le “anormali” dalle strade attraversate solo da gente mirabilmente sana. Le affermazioni con elenchi di proscrizione sulle devianze non fanno che generare stigmi contro le persone che si vergogneranno di chiedere aiuto, quello stesso aiuto che già con difficoltà si può trovare presso il servizio sanitario nazionale.
Esistono disturbi da stress post traumatico: molte ragazze che si infliggono autolesionismo o che soffrono di disturbi alimentari, che sfociano in anoressia o bulimia e obesità, hanno subito violenza di genere e diventano vittime di bullismo, bodyshaming e in più di colpevolizzazioni, come se fosse la pigrizia a spingerle a non dimagrire o a non mangiare. Tali disturbi sono trattati marginalmente dalla psichiatria e a volte in modo coatto, con Tso, contenzione, uso di tubi nasogastrici, psicofarmaci. Poca l’attenzione rispetto alle cause e al fatto che parrebbe esserci un legame con la questione di genere.
Alimentare odio nei confronti di persone obese aggrava la grassofobia: chiamare devianza l’anoressia, la bulimia, l’autolesionismo significa davvero non conoscere il problema e richiamare in uso neuroni in licenza, privi di empatia. Se questo è il genere di politica che la destra vuole praticare sarebbe bene non partecipasse ai processi democratici di una nazione in cui la discriminazione di genere, contro ogni individuo, e la discriminazione contro le disabilità, di cui è causa ogni tipo di disturbo mentale e fisico, devono essere combattute. Il tempo dei giovani “sani” alla maniera dei balilla mussoliniani è finito. Oggi abbiamo vari esempi di rudezza, insensibilità, che si fregiano del titolo di “sani”, nella scena politica di destra. Si può fare di meglio che copiare idee sconfitte nella seconda guerra mondiale.
Mi sento insultata, come donna, come vittima di violenza di genere, come affetta da disturbi alimentari. Spero che i figli dei destrorsi che infliggono vergogna e colpevolizzazione a disturbi e vulnerabilità trovino il coraggio e la forza di chiedere aiuto quando ne avranno bisogno, sebbene scoraggiati da ideali che li vorrebbero perfetti, ariani, “sani”. Spero per i loro figli che la destra non possa mai decidere linee guida da seguire su chi è sano e chi “deviato”.